di Anna Messia

Poco prima dell’estate il cedolone incassato era stato complessivamente di 41 milioni e lo scorso Natale c’era stato un regalo sotto l’albero di 117 milioni, frutto di un dividendo straordinari. Ma la compagnia tedesca Allianz  è pronta di nuovo a fare cassa con l’Italia. Le assemblee di Allianz  Subalpina Holding e di Lloyd Adriatico Holding, di fatto le due finanziarie che detengono quote in Allianz  spa, sono state convocate, rispettivamente per il 12 e il 5 ottobre e tra i punti all’ordine del giorno, in entrambi i casi, c’è appunto la proposta di distribuzione di riserve disponibili.

Su quanto questa volta gli azionisti decideranno di incassare non c’è ancora contezza ma potenzialmente, guardando agli utili non distribuiti nel 2014, l’incasso complessivo potrebbe ammontare di nuovo a poco meno di 117 milioni. Perché le due società che detengono quote di Allianz  spa hanno chiuso il bilancio dello scorso anno con un utile netto complessivo di poco meno di 158 milioni (111 Lloyd e 47 Subalpina) e agli azionisti, a maggio scorso, ne sono andati solo 41. I loro risultati, come detto, dipendono esclusivamente dall’andamento di Allianz  spa, alla quale nel 2007 conferirono le attività assicurative. E nel frattempo il business ha continuato a crescere.

Nel primo semestre dell’anno l’andamento dell’Italia, che per Allianz  rappresenta il secondo mercato subito dopo la Germania, è stato molto positivo.

La raccolta premi totale della compagnia guidata da Klaus Peter Roehler è cresciuta a 9,5 miliardi, con un incremento del 27,5% rispetto ai 7,4 miliardi registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Mentre l’utile operativo Vita ha raggiunto 185 milioni (rispetto ai 124 milioni di giugno 2014) e quello Danni è salito a 511 (+11,4%). Insomma sembra esserci fieno in cascina sufficiente per distribuire nuovi dividendi nonostante la spinta alla prudenza arrivata dall’Ivass nei mesi scorsi. L’autorità di controllo guidata da Salvatore Rossi, in vista dell’avvio a gennaio delle nuove regole di capitale Solvency II, aveva chiesto alle imprese assicurative di limitare quanto possibile le cedole. Ma ora Monaco ha evidentemente deciso di liberare un altro po’ di capitale per distribuirlo alla holding tedesca alla luce dei risultati raggiunti dalla sua controllata. Anche se in realtà il passaggio non è direttamente da Milano a Monaco, passando per Torino (sede di Subalpina) e Trieste (sede di Lloyd Adriatico). Perché a controllare le due holding è Allianz  Europe Bv, la società olandese del gruppo tedesco che poi potrà decidere di riconoscere la cedola incassata alla casa madre tedesca. (riproduzione riservata)