10 miliardi di dollari della capacità complessiva di Swiss Re sarà messa a disposizione degli Stati di tutto il mondo per rafforzare la loro resilienza climatica.
È quanto ha detto Michel Liès, Ceo del colosso elvetico delle riassicurazioni, ai capi di governo intervenuti al Climate Summit delle Nazioni Unite.
L’appuntamento di New York è stato voluto dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon per discutere di cambiamenti climatici, inquinamento e incentivare azioni per ridurre le emissioni.
Un’idea ambiziosa quella di Ban Ki-moon: mobilitare in tempi di crisi economica la coscienza e la volontà politica mondiale per aprire la strada verso il 2015, quando dovrà essere firmato un accordo sulle azioni da adottare per limitare l’aumento della temperatura globale a meno di 2 gradi.
L’annuncio di Swiss Re è stato uno dei momenti clou del vertice, a testimonianza del ruolo chiave occupato dal sistema ri/assicurativo su un argomento di rilevanza sociale.
Michel Liès ha inoltre spiegato che oltre ai 10 miliardi di dollari, Swiss Re mette a disposizione della comunità tutta la propria esperienza e il patrimonio di conoscenza maturati in tutti questi anni sui problem legati al cambiamento climatico. L’obiettivo? Aiutare gli Stati di tutto il mondo a rispettare i rigidi parametri di contenimento delle emissioni richiesti entro il 2020.
A questo proposito Liès ha assicurato l’impegno del settore ri/assicurativo a lavorare al fianco della comunità internazionale per aumentare la resilienza climatica.
Liès ha aggiunto che “Nonostante alcuni esempi virtuosi di soluzioni innovative di risk financing legate al clima come ad esempio, African Risk Capacity, Caribbean Catastrophe Risk Insurance Facility e Pacific Catastrophe Risk Insurance Pilot, circa il 75% dei sinistri catastrofali di tutto il mondo sono privi di copertura assicurativa. Si tratta di un segnale significativo della lunga strada ancora da fare in tema di riduzione dei rischi climatici”.