Unicredit procederà nelle trattative con Santander per creare una società di asset management frutto dell’integrazione tra Pioneer investments e Santander a.m. Lo ha deciso ieri il cda di Unicredit, che ha confermato così le anticipazioni di lunedì sulla possibile alleanza tra i due gruppi bancari.

«Abbiamo deciso di proseguire nelle discussioni con Santander», ha spiegato l’a.d. del gruppo, Federico Ghizzoni. «Non si tratta di una vera e propria esclusiva», ha spiegato, «ma di fatto lo è, perché parleremo solo con loro».

Ghizzoni ha rivelato che «eravamo partiti anche con delle ipotesi di private equity» e ha ringraziato poi «Cvc e Advent per il grande interesse dimostrato. Nel tempo, si è sviluppata sempre più questa possibilità industriale. Abbiamo dato preferenza a un partner industriale, che porterà alla creazione di una società di asset management con 350 mld di masse gestite, che significa essere tra le prime 15 in Europa e le 25-30 al mondo».

Per Ghizzoni, «ci sono potenziali sinergie importanti per la rete distributiva di oltre 20 mila sportelli, presente in Europa e Sudamerica, senza contare e la presenza di Pioneer in Usa».

La società sarà controllata pariteticamente da Unicredit, Santander e dai due fondi presenti in Santander a.m., Warburg e General Atlantic, «che sono destinati a uscire, nel tempo, attraverso un’ipo. E quindi avremo una società quotata» ha poi aggiunto Ghizzoni.

Quanto all’impatto dell’operazione sui coefficienti di capitalizzazione dell’operazione, Ghizzoni ha spiegato che peseranno «sui 20-25 bps ma è tutto da vedere in base alla finalizzazione» dell’operazione.

Per l’a.d., il progetto «è di grandi prospettive e ci proietta in una dimensione globale. È troppo presto per entrare nei dettagli operativi: sarà una fusione tra le due società. Le metodologie per realizzarla possono essere tante».

Ghizzoni si aspetta che la firma dell’accordo possa arrivare «entro novembre» e ha escluso che possano esserci tagli di personale come conseguenza della fusione.

L’operazione non comporterà un cambio della strategia di Pioneer negli Stati Uniti. «In Usa, Santander non c’è, Pioneer sì. Non ci saranno cambiamenti degli obiettivi», ha spiegato ancora Ghizzoni, secondo cui non ci dovrebbero essere ostacoli in sede di autorizzazione.

Ghizzoni ha infine negato un interesse del gruppo per eventuali acquisizioni in Italia, mentre ha annunciato che Unicredit proporrà Maurizia Comneno per una delle due vice presidenze di Mediobanca. «Proporremo la conferma di Alessandro Decio e due donne: Elisabetta Magistretti, che già è in cda, e Maurizia Comneno. La vice presidenza che noi proponiamo a Mediobanca e che poi deciderà il cda è quella di Maurizia Comneno», ha aggiunto.

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