L’assemblea del Patto di sindacato di Mediobanca ha predisposto la lista con le candidature per il board della banca, che saranno proposte all’assemblea del 28 ottobre. Il numero dei consiglieri sarà di 18 membri (un altro per le minoranze) e nella lista sono stati inseriti: Renato Pagliaro (presidente), Alberto Nagel (a.d.), Francesco Saverio Vinci, Gianluca Sichel, Alexandra Young, Maurizia Angelo Comneno (vicepresidente), Marco Tronchetti Provera (vicepresidente), Tarak Ben Ammar, Gilberto Benetton, Marie Bolloré, Maurizio Carfagna, Angelo Casò, Maurizio Costa, Alessandro Decio, Vanessa Laberenne, Elisabetta Magistretti, Alberto Pecci e Ugo Rock. La proposta prevede un compenso complessivo annuo di 2,75 mln di euro, in riduzione rispetto a quello attuale. L’assemblea ha inoltre preso atto che Unicredit ha designato Maurizia Angelo Comneno in sostituzione di Dieter Rampl quale membro del comitato dell’accordo. Financière du Perguet ha apportato all’accordo ulteriori 3.991.000 azioni Mediobanca; la partecipazione vincolata è aumentata dal 7,01% al 7,48%. Il totale delle azioni vincolate passa dal 31,06% al 31,52%.

Carlo Pesenti non sarà così presente al prossimo cda. Tra le «new entry», Massimo Carfagna, in rappresentanza della famiglia Doris e Maurizio Costa per Fininvest; i Pesenti hanno indicato Alberto Pecci.

Escono quindi dalla rosa dei 17 nomi Carlo Pesenti, Dieter Rampl, Eric Strutz, Roberto Bertazzoni e Bruno Ermolli.

A fine riunione, l’a.d. di Mediobanca, Alberto Nagel, ha poi smentito le voci circolate a cda appena concluso, di un vertice con Vincent Bolloré e Tarak ben Ammar in merito al dossier Telecom.

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