di Anna Messia

L’obiettivo è aumentare la produttività e guadagnare ancora quote di mercato, nonostante Generali Italia sia già leader con premi per 20 miliardi e 100 miliardi di asset in totale. I risultati cominciano a vedersi, e sembrano anche superiori agli obiettivi indicati nel piano industriale, ma di sicuro anche il primo maxi dividendo da 1 miliardo di euro, incassato dalla controllante Generali Assicurazioni a pochi mesi dall’avvio della megafusione delle attività italiane di Generali, deve aver già dato buone soddisfazioni al group ceo, Mario Greco.

Guardando i numeri del bilancio 2013 di Generali Italia, si scopre che la compagnia ha chiuso l’esercizio in utile per 233 milioni, ed è riuscita a ripianare integralmente le perdite di 239 milioni che si era trascinata da Ina Assitalia, la partecipata capitolina del gruppo fusa in Generali Italia.

Inoltre, l’assemblea ha deciso di distribuire all’azionista unico, Assicurazioni Generali, una quota residua degli utili portati a nuovo della gestione Danni, pari a 39,79 milioni, cui si è aggiunta una quota della riserva straordinaria, contenuta nella voce, «altre riserve», per 354,4 milioni. 
A ciò si aggiunge la distribuzione di una quota della riserva da sovrapprezzo di emissione, pari a 604 milioni. Per un totale, appunto, di poco inferiore a 1 miliardo, e precisamente 998 milioni di euro.

Il group ceo, di recente, ha avuto parole di apprezzamento per il lavoro di Donnet. «I colleghi italiani stanno facendo un capolavoro con i risultati che stanno portando a casa. 
In Italia stiamo facendo la più grande operazione di ristrutturazione mai vista in Europa», aveva detto Greco presentando i risultati semestrali di Generali, «stiamo portando cinque compagnie che erano gestite in maniera indipendente sotto una società unica, GeneraliItalia». Esercizio complicato perché si tratta di «una fusione realizzata continuando a far crescere i business», aveva aggiunto il group ceo, spiegando che «le vendite vanno molto meglio sul Vita e anche i Danni si stanno riprendendo». Anche il bilancio del primo semestre 2014 di Generali Italia appare in crescita, con un risultato operativo Vita e Danni, che a giugno era salito a 1,1 miliardi, da 1 miliardo dello stesso periodo 2013. Dal 6 ottobre prossimo entrerà poi in funzione il nuovo riassetto organizzativo, annunciato al mercato il 12 settembre, con la creazione di tre aree di responsabilità (Vita, Danni e Sinistro), e una riorganizzazione della prima linea dei manager. Per esempio Davide Passero, che in precedenza era ad di Genertel (la compagnia diretta controllata da Generali Italia) e anche responsabile marketing della società italiana, sarà il nuovo ad di Alleanza, compagnia del gruppo controllata da Generali Italia, che ha chiuso il 2013 praticamente in pareggio (-608 mila euro). Anche Alleanza, però, ha distribuito all’azionista unico, un remunerazione straordinaria di 125 milioni, attingendo alle riserve da sovrapprezzo. Ma in questo caso la controllante era Generali Italia. (riproduzione riservata)