A distanza di due anni dall’ultima Assemblea Generale di Bologna, gli Agenti Zurich sono stati chiamati ad esprimere il proprio voto per il rinnovo delle cariche a Zurigo dove è stata convocata la XXVI Assemblea Generale dal 19 al 21 settembre.

Gli oltre 230 Agenti presenti, circa 413 contando le deleghe, dopo un acceso dibattito a larga maggioranza hanno riconfermato Enrico Ulivieri quale Presidente del Gruppo Agenti Zurich.

Gli Associati con una maggioranza di oltre il 70% hanno eletto la lista così composta:

Presidente: Enrico Ulivieri (Modena)

Componenti del Comitato Esecutivo: Marco Manfredini (Viareggio), Paolo Revel  (Torino), Giovanni Previtali (Bergamo) e Giuseppe Lottini (Firenze)  

Supplenti del Comitato Esecutivo: Samuele Antinori (Macerata), Stefano Bosco  (Alba-CN) e Rocco Principe (Cosenza).

Completano la squadra del Consiglio Direttivo i Delegati Territoriali: Marco Peressi (Novara), Annalisa Folli (Imola), Andrea Pieri (Montecatini) e Michele Mainolfi (Benevento)

Con la lettura della propria relazione, approvata all’unanimità, il Presidente Enrico Ulivieri ha evidenziato il grande lavoro svolto dal Consiglio Direttivo e dalle Commissioni Tecniche nel corso dei due anni di mandato.

Molto apprezzato è stato l’intervento del consulente legale del Gruppo Agenti Zurich, Avv. Andrea Bullo, che ha ripercorso le tante trasformazioni introdotte all’attività dell’intermediario assicurativo dalle modifiche normative succedutesi dal 2006 ad oggi.

Il Congresso, oltre che molto partecipato, è stato anche ricco d’interventi a testimonianza di una ritrovata vitalità del Gruppo Agenti Zurich e, di fatto, ha confermato l’assoluta necessità di guidare e non subire le grandi trasformazioni in atto nella nostra attività.

Hanno acceso gli animi le tematiche legate al bisogno di un deciso rinnovamento dei sistemi informatici d’Agenzia oltre ad una visione delle Agenzie non più come semplici ed ormai arcaici punti vendita, ma fondamentali collettori delle diverse esigenze della clientela italiana.

E’ emersa anche l’esigenza di predisporre un Accordo Integrativo poliennale.