di Paola Valentini

L’industria italiana del risparmio gestito sfonda quota 1.500 miliardi euro. A fine agosto gli asset under management, in base ai dati elaborati da Assogestioni e comunicati ieri, hanno raggiunto quota 1.510 miliardi di euro grazie a una raccolta netta che nel mese è risultata ancora una volta positiva: per 12,6 miliardi di euro (15,2 miliardi a luglio). 
Da inizio anno quindi il bilancio è positivo per 88,3 miliardi di euro. Si conferma ancora una volta la supremazia dei fondi aperti con una raccolta che ad agosto è stata di 7,6 miliardi ed è pari a 61,5 miliardi di euro negli otto mesi. I mandati istituzionali hanno attirato ad agosto 4,4 miliardi e le gestioni retail 588 milioni di euro. Il 54% delle masse è rappresentato da gestioni di portafoglio, tra le quali spiccano i mandati istituzionali (712 miliardi), seguiti dalle le gestioni retail (a quota 106 miliardi di euro). Tra le gestioni collettive dominano i fondi aperti con 649 miliardi, mentre i fondi chiusi immobiliari si sono attestati a quota 42 miliardi.

Per quanto riguarda il passaporto dei fondi, i comparti di diritto italiano hanno raccolto 2,9 miliardi, quelli esteri 4,6 miliardi: da inizio anno il saldo è pari rispettivamente a 22,7 e 38,9 miliardi.

A livello di asset class la macrocategoria più gettonata è sempre quella dei comparti flessibili (+2,9 miliardi dai 4,4 miliardi di luglio), seguiti dagli obbligazionari (+2,5 miliardi, rispetto ai 32 di luglio). Si conferma quindi la propensione dei risparmiatori italiani per soluzioni come i flessibili, che consentono di rischiare di più, affidando al gestore la scelta dell’asset allocation. Hanno tirato invece il freno i prodotti azionari, che in agosto, complice l’andamento non brillante per le borse, si sono dovuti accontentare di 49 milioni rispetto ai 2,5 miliardi di luglio. In rallentamento anche i prodotti bilanciati, che hanno registrato flussi netti per 641 milioni dagli 1,2 miliardi del mese precedente. Interrompe la serie di mesi negativi la categoria dei fondi monetari, che ad agosto ha ottenuto 1,5 miliardi anche se resta comunque in rosso nel calcolo da gennaio (-3 miliardi).

 

Tra le singole società di gestione, il gruppo che ha raccolto di più nel mese è stato Intesa Sanpaolo con 3,5 miliardi (di cui 3 fanno riferimento alla controllata Eurizon Capital e 554 milioni a Banca Fideuram). Seguono Pioneer (Unicredit) con afflussi per 1,74 miliardi, Poste Italiane con 1,71 miliardi tutti relativi alle gestioni istituzionali e il gruppo Generalicon 1,1 miliardi. Tra le società di gestione e reti quotate, Anima Holding ha chiuso il mese con un bilancio di 375 milioni, Azimut con 333 milioni e Mediolanum con 284 milioni. I big esteri vedono invece sul podio Deutsche Asset and Wealth Management con 573 milioni, Allianz con 376 milioni e Amundi con 361 milioni. Tra le altre case internazionali di rilievo, Franklin Templeton ha registrato una raccolta positiva (139,5 milioni) e si conferma il primo gruppo estero per patrimonio gestito in Italia in fondi aperti con asset per 26,9 miliardi. Resta ben impostata l’attività di Invesco, che continua a scalare posizioni nella classifica dei maggiori gestori esteri e che con una raccolta di 272 milioni ha raggiunto un patrimonio di 14,5 miliardi (tutto in fondi aperti). Bene anche Jp Morgan Asset Management con flussi per 269 milioni e masse per 18,9 miliardi, che fanno riferimento sempre ai soli fondi aperti. (riproduzione riservata)