di Luigi Chiarello  

 

Un aumento di capitale da 500 mln di euro «non difensivo», ma orientato a sviluppare nuove attività future. Apertura a nuove acquisizioni, ma solo se capaci di «integrarsi perfettamente con il modello d’impresa assicurativa generalista, seppur specializzata sul retail (con 1.422 agenzie)».

 

Possibilità di nuove partnership e un «eventuale sbarco su mercati esteri, solo se un futuro partner consolidato ce lo proponesse». Sono queste le coordinate del piano d’impresa per il triennio 2014/17, presentato ieri a Milano da Cattolica Assicurazioni, per bocca dell’a.d. della compagnia assicurativa, Giovan Battista Mazzucchelli. Che ha svelato anche come, nell’ambito del piano, il gruppo assicurativo preveda di esercitare «un payout tra 50% e 60%». Dunque piuttosto elevato. La strategia delineata alla comunità finanziaria prevede di raggiungere a fine periodo una raccolta premi complessiva di 5,8 mld di euro, di cui 2,4 mld nel ramo danni (erano 1,7 nel 2013) e 3,4 miliardi nel vita (contro 2,7). L’utile netto consolidato del gruppo salirà da 109 a 209 mln di euro, mentre il Roe passerà dal 6,9 al 9%. Il Solvency Ratio sarà, invece, superiore al 160%. L’aumento di capitale sarà eseguito tra ottobre e novembre. La prossima settimana verrà depositato il prospetto informativo in Consob, quindi occorrerà attendere 30 giorni più il via libera dell’Ivass. La trattazione dei diritti dovrebbe scattare tra cinque settimane, la chiusura dell’operazione entro un paio di mesi. Il gruppo assicurativo prevede di impiegare circa 150-200 mln di euro, derivanti dall’aumento di capitale, per effettuare acquisizioni. Altri 100 mln saranno destinati a investimenti in innovazione e tecnologia, mentre 200-250 mln serviranno a sostenere la crescita interna. Sul versante immobiliare, invece, Mazzucchelli ha escluso nuovi investimenti «salvo grandi occasioni», anche perchè, ha detto, «negli ultimi anni abbiamo ricostituito un patrimonio immobiliare, con quel che comporta in termini di assorbimento di capitale». A chiusura delle negoziazioni, nonostante la posizione «non difensiva» dell’aumento di capitale, espressa da Mazzucchelli, gli analisti hanno penalizzato il titolo quotato a 14,78 euro, con una perdita del 6,75%.

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