di Anna Messia

Philippe Donnet è pronto a scendere in campo per il secondo tempo di Generali Italia con un nuovo modulo di gioco. Con due innesti e un tridente, il manager francese, arrivato alla guida della compagnia lo scorso ottobre, si prepara ora alla seconda fase di Generali Italia, nata nel luglio dell’anno scorso dall’integrazione di tutte le attività assicurative italiane di Generali (oltre a controllare Banca Generali), dando vita alla prima compagnia del Paese con premi per circa 20 miliardi. Dopo avere avviato le operazioni di fusione è ora il momento di spingere sul pedale delle crescita e Donnet ha scelto, con una mossa a sorpresa, di rimescolare le poltrone dei manager. Come una sorpresa era stata, del resto, anche la chiamata dello stesso Donnet da parte del ceo di Generali, Mario Greco. Non erano in molti a ricordare che Donnet, manager apprezzato a livello internazionale, aveva già lavorato in Italia nel 2000, occupandosi all’epoca dell’accorpamento delle attività italiane di Axa. Operazione che, con numeri evidentemente più grandi, sta ora replicando in Generali. «Insieme abbiamo portato avanti con impegno e determinazione l’integrazione di Generali Italia e allo stesso tempo, nei primi sei mesi dell’anno, abbiamo superato gli obiettivi previsti in termini di business, grazie al contributo di tutte le società italiane», ha scritto Donnet, venerdì 12, a tutti i dipendenti della compagnia. 
In effetti da gennaio a giugno i premi Vita di Generali Italia sono saliti del 27,4%, a 7,91 miliardi, con un risultato operativo cresciuto nello stesso periodo da 654 milioni a 687 milioni (+5%), e mentre i premi Danni sono scesi un po’ (3,03 miliardi, -4%), il risultato operativo del settore è però salito da 372 a 421 milioni, del 13%. Ma, evidentemente, in Generali Italia, squadra che vince, si cambia, o quanto meno si riorganizza. «Adesso inizia la seconda fase, dove è necessario essere più rapidi ed efficienti nell’offerta di prodotti e servizi per i nostri clienti, dare un maggior supporto alle reti distributive e puntare sull’innovazione per essere sempre più competitivi e consolidare la nostra leadership sul mercato», ha spiegato ancora Donnet nella lettera.

Il nuovo assetto di Generali Italia, operativo dal 6 ottobre, ha previsto in particolare la creazione di tre nuove aree di responsabilità, che prima erano accorpate sotto il coordinamento di Manlio Lostuzzi, che aveva la qualifica di chief insurance officer. Il nuovo organigramma prevede invece, come detto, un tridente. L’area Vita ed Employee Benefit è stata affidata ad Andrea Mencattini, che in precedenza era l’amministratore delegato di Alleanza Assicurazioni. L’area Danni risponderà poi a Mauro Montagnini, 56 anni, che prima di essere responsabile dell’area liquidativa di Generali Business Solution (che accorpa l’It di gruppo) era stato anche responsabile direzione industriale Danni in Ina Assitalia (a luglio scorso confluita in Generali Italia). Mentre l’area sinistri (claims) farà capo a Massimo Monacelli, 42 anni, che vanta una lunga esperienza in Axa Assicurazioni, dove, da 18 anni, ricopriva ruoli di responsabilità nell’area sinistri e organizzazione. E, come detto, Monacelli, non è l’unico caso di manager reclutato sul mercato. Anche il nuovo responsabile dell’area che ha accorpato marketing (prima in mano a Davide Passero) e distribuzione (in precedenza di Bruno Scaroni) arriva dall’esterno. Si tratta di Stefano Gentili, 54 anni, che ha ricoperto ruoli di rilievo in primari gruppi assicurativi (come Aviva) ed era in Allianz Italia come vicedirettore generale e presidente di Genialloyd. Mentre per quanto riguarda Passero, Lostuzzi e Scaroni, il primo sarà il nuovo amministratore delegato di Alleanza, che dovrà ora accelerare sulla digitalizzazione. Lostuzzi guiderà invece le compagnie dirette Genertel e Genertellife, anche queste in precedenza affidate a Passero. Mentre Scaroni è il nuovo amministratore delegato di Europ Assistance, compagnia di assistenza del gruppo Generali, e ha preso il posto dell’uscente Paolo Frapiccini. (riproduzione riservata)