Secondo una prima stima dell’ANIA nel mese di luglio la nuova produzione  vita raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata  pari a € 6,1 mld, il 53,5% in più rispetto allo stesso mese del 2012  (l’incremento mensile più alto dell’anno); da gennaio i nuovi premi  emessi hanno raggiunto € 38,2 mld, in aumento del 28,7% rispetto

all’analogo periodo dell’anno precedente. Considerando anche i nuovi  premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 1,2 mld, più che  triplicati rispetto a quelli raccolti nel mese di luglio 2012, i nuovi affari vita complessivi sono stati pari a € 7,3 mld (+70,0% rispetto a luglio 2012), mentre da inizio anno hanno raggiunto € 46,4 mld, in aumento del 35,3%.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di luglio i premi afferenti a nuove polizze di ramo I hanno registrato il più alto incremento da inizio anno (+74,1% rispetto allo stesso mese del

2012), a fronte di un ammontare premi pari a 5,1 mld, l’84% dell’intera nuova produzione emessa. In aumento (+27,8% rispetto alla raccolta premi di luglio 2012, variazione superiore a quella registrata nei tre mesi precedenti) risultano essere anche le polizze di ramo V con un volume di nuovi affari tuttavia ancora molto contenuto e pari a € 110 mln (quasi il 2% dell’intera raccolta di nuovi affari). La restante quota (14%) della nuova produzione vita è rappresentata dalle polizze “linked” (ramo III) che nel mese di luglio hanno

registrato, per la prima volta da inizio anno, un decremento dell’8,4% rispetto allo stesso mese del 2012, a fronte di un ammontare pari a € 865 mln; la mancata emissione di polizze index è stata in parte

compensata dalla crescita della commercializzazione di polizze unit, prevalentemente del tipo “classiche”. Positivo anche l’andamento riportato dai contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme

previdenziali, pari a € 91 mln, in aumento del 15,8% rispetto a luglio 2012.

Si evidenzia, inoltre, che il 72% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 76% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore all’analogo periodo

del 2012 e che il 52% delle imprese (per una quota premi pari al 43%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+28,7%).

Da gennaio la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una

misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi

unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi da inizio anno diminuirebbe dal 28,7% al 26,2%.