Le negoziazioni per i rinnovi 2014 non si annunciano facili per i riassicuratori.

Nessuno degli attori riuniti nel tradizionale Rendez-vous de septembre di Monte-Carlo, ha evocato incrementi tariffari.

Come abbiamo già detto nei giorni scorsi, Munich Re e Swiss Re puntano sul mantenimento delle attuali tariffe. Della stessa opinione anche Scor e Hannover Re, che ha dichiarato di volersi concentrare solo sugli affari che corrispondono ai margini attesi.

Bisognerà attendere ancora qualche mese prima di saperlo con certezza, ma questo è quel che si prospetta per il momento.

L’eccesso di capacità sul mercato esercita ovviamente pressione sui prezzi. Mentre i riassicuratori hanno livelli record di fondi propri (oltre 500 mld di dollari), si fanno sempre più spazio anche altri strumenti finanziari di trasferimento del rischio.

Gli investitori istituzionali (es. gli hedge fund  o i fondi pensione) si rivolgono sempre più verso i cat bond o soluzioni alternative, dal rendimento più favorevole rispetto a quanto offerto dai tassi risk free.

In totale questi modelli alternativi di trasferimento del rischio mobilitano oltre 40 mld di dollari.

Denis Kessler ha descritto come una “bolla” questo fenomeno, che si è formato a causa delle politiche monetarie accomodanti delle banche centrali. I big tradizionali non sottovalutano questo fenomeno ma  non ne sembrano preoccupati, anche perché in generale queste capacità addizionali si limitano al settore dei rischi da catastrofe naturale negli USA.