I primi sei mesi dell’anno si concludono positivamente per tutte le compagnie del Gruppo ITAS, sia sotto il profilo degli indicatori tecnici sia in termini di raccolta premi.

“I buoni risultati realizzati – spiega soddisfatto il presidente del Gruppo Giovanni di Benedettoriflettono le politiche di gestione che sono state introdotte negli ultimi tre anni, grazie alle quali, tutte le compagnie del Gruppo hanno registrato una crescita ampiamente superiore alla media del mercato. Lo dimostrano i “bilanci in salute”, con saldi economici rafforzati ben oltre quanto previsto dal piano industriale e la solvibilità elevata. Recentemente è arrivato anche il lusinghiero giudizio di Fitch che conferma a ITAS il rating “BBB” e sottolinea il miglioramento da “negativo” a “stabile” e la capacità di ridurre l’incidenza dei costi e di resistere ad eventi imprevedibili come il terremoto in Emilia dello scorso anno.” 
“Quello che è evidente e lusinghiero in questo primo semestre del nuovo piano triennale – continua il presidente – è la capacità di ITAS di conseguire in anticipo gli obiettivi prefissati, nonostante le sfavorevoli condizioni di mercato.” 
“Il trend positivo caratterizza l’andamento della gestione di tutte le Compagnie del Gruppo – spiega Ermanno Grassi direttore generale ITAS, entrando nel dettaglio – Particolarmente rilevante è la raccolta premi che accelera al 5,6% nei Rami danni (escluso Grandine), in netta controtendenza rispetto al mercato che segna un –4,3, e addirittura un +50% nel Ramo Vita, contro un mercato che si ferma a +20,3%.” “In particolare, i buoni risultati nel ramo Vita – spiega Grassi – provengono dalla raccolta:  del canale agenziale, che cresce del 40% e rappresenta oltre il 30% della raccolta complessiva della Compagnia (a fronte di un dato di mercato del 13%) e delle Casse Rurali trentine che raccolgono il 30% dei premi (quasi il doppio rispetto all’anno precedente) .

È importante osservare la riduzione sistematica dei pagamenti e dei riscatti, conseguenza della  filosofia dei prodotti ITAS: risparmio e non speculazione. I rendimenti garantiti ai nostri assicurati sono del resto stati del 4,29% (fondo Forever)”.

Sono positivi anche i risultati del conto economico di ITAS Mutua e delle compagnie ITAS Assicurazioni Spa, dedicata alla bancassicurazione, e Assicuratrice Val Piave.

Nel dettaglio, gli indicatori tecnici della Mutua Capogruppo sono:

–          expense (rapporto spese/ricavi): 27,9% in miglioramento rispetto al 2012

–          rapporto sinistri/premi (claim ratio): 69,9

–          combined ratio: 97,8%

Risultati positivi anche per la Compagnia del Gruppo dedicata alla bancassicurazione: ITAS Assicurazioni spa registra in questo primo semestre una raccolta premi di competenza pari a oltre 2milioni di euro (+ 6,2% rispetto al primo semestre 2012) con un utile ante imposte di oltre 17mila euro, in netta controtendenza rispetto al primo semestre 2012.

Assicuratrice Val Piave Spa registra un incremento di oltre il 4% nella raccolta premi emessi, che in questo primo semestre ammontano a 13,8milioni di euro, e un utile netto di 1.285mila euro (in aumento rispetto a 981mila euro del primo semestre del 2012)
Soddisfazione anche per la costante crescita degli aderenti al Fondo pensione aperto PensPlan Plurifonds di ITAS Vita che, superata quota 42mila a fine 2012, vede oltre 1.500 nuove adesioni nel primo semestre di quest’anno. I contributi versati nel primo semestre ammontano a 20milioni di euro (+7%), mentre il patrimonio netto supera i 300milioni di euro (+22%).

“Sono risultati – prosegue Grassi – attesi grazie anche al potenziamento della rete distributiva agenziale (sono 9 le nuove agenzie aperte da settembre 2012, 6 in questo primo semestre) e del canale bancassicurazione (oggi sono più di 110 gli istituti bancari che distribuiscono prodotti ITAS con oltre 900 sportelli). La forza di ITAS oggi è affidata al lavoro di oltre 2mila e 700 persone. I dipendenti del Gruppo ITAS sono, ad oggi, 423, tredici in più rispetto all’inizio del 2013! Gli agenti sono più di 250: insieme a oltre 1.700 tra subagenti, collaboratori e dipendenti di agenzia garantiscono ai 660mila soci e assicurati di ITAS un servizio assicurativo e previdenziale puntuale, coerente ed efficiente. Frutto anche degli investimenti importanti nel campo della formazione: già nel corso del 2012 ITAS ha dedicato alla formazione dei propri dipendenti un investimento di quasi 425mila euro per un totale di 12.300 ore; per la rete agenziale, l’impegno è stato di oltre 350mila euro per un totale di 50mila ore”.

ITAS sta per lanciare on air il nuovo “portale” con servizi e funzioni più ampi rispetto a quanto prescritto dall’autorità di settore e “un’area riservata ai soci”. Sarà un portale social in piena aderenza alla missione, offrirà opportunità e benefici tipici di chi fa/è parte di “sistema”, di un ”gruppo.”

Verrà avviata, proprio in questi giorni, anche la campagna promozionale del processo di firma elettronica avanzata, c.d. firma grafometrica– introdotta per prima in Italia da ITAS già nel 2012 – e che ha conquistato l’attenzione dei soci e degli assicurati per il suo approccio facile, ecologico e rapido.
Ora verrà estesa a tutti gli uffici periferici di ITAS. Tecnicamente è una procedura informatica che permette di raccogliere la firma dell’assicurato (il contraente) utilizzando uno speciale tablet. Sostituisce la firma autografa sui documenti cartacei e garantisce risparmi economici di stampa e di rispetto dell’ambiente e di archiviazione dei documenti stessi. Realizza l’obiettivo di ITAS di soddisfare una delle esigenze dei 660mila assicurati: semplificare le procedure ed evitare di essere sommersi dalla carta, con una marcata impronta eco-sostenibile.

L’introduzione della firma digitale e l’avviato processo di dematerializzazione si traducono in una riduzione della documentazione contrattuale e pre-contrattuale di circa il 70% rispetto al passato. Per dirla in numeri, la firma grafometrica risparmierà oltre 9milioni e 135mila fogli stampati! Al risparmio di carta, di toner e di fotocopiatura si aggiungono ancora i risparmi energetici per il minor utilizzo di stampanti e il minor inquinamento per l’uso, lo smaltimento e la movimentazione dei documenti cartacei.

Il primo semestre 2013 è stato caratterizzato da un’altra novità: la redazione, per la prima volta, del Bilancio di Sostenibilità del Gruppo ITAS.

“Il dialogo con i nostri soci e assicurati è aperto da sempre – dice Giovanni di Benedetto – Da oltre dieci anni scriviamo il bilancio sociale per informare i nostri stakeholder di cosa facciamo e di come lo facciamo. Quest’anno, accanto al bilancio sociale, abbiamo voluto redigere il primo Bilancio di sostenibilità, una rappresentazione del bilancio in chiave moderna articolata. Oltre a rendere maggiormente leggibili i principali dati economici e patrimoniali del Gruppo, il bilancio di sostenibilità informa sulle più significative iniziative in ambito sociale e ambientale. Il valore aggiunto di ITAS, cioè l’aumento della ricchezza creato attraverso la sua attività, è stato di oltre 169milioni di euro, con un aumento di 25milioni di euro rispetto al 2011. Tutto questo viene distribuito alle diverse componenti che intervengono nel processo di creazione del valore stesso: dipendenti, agenti, soci e assicurati, comunità. ITAS distribuisce alle risorse umane l’86% del valore aggiunto e destina allo Stato e agli altri enti locali 9,7 milioni di euro (+31% rispetto al 2011). Alla comunità e al territorio va una cifra importante: quasi 2 milioni di euro sono distribuiti, attraverso iniziative, progetti e sponsorizzazioni alle persone che vivono nei territori dove la Compagnia è presente. Importante anche il contributo antincendio che ITAS ha versato alla Regione Trentino Alto Adige: oltre 900mila euro. Importanti sono anche gli investimenti per la sostenibilità ambientale attraverso prodotti assicurativi pensati per la green economy e l’assunzione di logiche aziendali di rispetto dell’ambiente. La sostenibilità sociale di ITAS passa certamente attraverso l’attenzione verso il personale dipendente e il sostegno di numerose iniziative sociali, sportive e culturali.”