Gli ispettori di Bankitalia, illustrando l’esito dell’ispezione al cda della Banca Carige, hanno evidenziato tre punti essenziali su cui la banca deve intervenire: cessione delle assicurazioni, necessità di aumentare la patrimonializzazione e rettifiche sui crediti. Al momento, non sono state indicate sanzioni per l’istituto, che ora ha 30 giorni per fare le sue controdeduzioni.Secondo fonti vicine al dossier, i punti esposti dagli ispettori sono per lo più noti e su tutti e tre la banca ha già iniziato a lavorare. Il rafforzamento del capitale è stato già da tempo varato e prevede un aumento da 800 mln di euro da effettuare prioritariamente tramite cessioni e per la parte che non sarà possibile coprire tramite le dismissioni, attraverso un aumento. Tra gli asset da dismettere ci sono anche le compagnie assicurative e quindi la banca dovrebbe riuscire a soddisfare due richieste in un colpo solo. La data room per la cessione degli asset è stata aperta in luglio. Anche per quanto riguarda le rettifiche sui crediti, la relazione degli ispettori di Bankitalia non ha riservato grandi sorprese. Le indicazioni sulle rettifiche da apportare a crediti e fidi sono state già recepite nei conti semestrali. Sulla semestrale, chiusa con una perdita di 29,3 mln, hanno pesato rettifiche su crediti per 240,7 mln.

Intanto, crescono le voci sul nuovo presidente del gruppo, che sostituirà Giovanni Alberto Berneschi. Si parla con insistenza del sanremese Pier Giorgio Alberti, ordinario di diritto amministrativo all’Università di Genova. Sarà nominato dal nuovo cda a fine mese, dopo l’assemblea del 20 settembre.

Berneschi è da tempo assai criticato dalla Fondazione Carige e il presidente Flavio Repetto lo ha di fatto sfiduciato; questa presa di posizione ha fatto sì che, nelle scorse settimane, otto dei quindici componenti del cda della banca rassegnassero le loro dimissioni, in aperta critica all’operato di Berneschi. Tra le critiche che gli sono state mosse, anche quelle in merito alle due assicurazioni Carige assicurazioni e Carige Vita, che saranno vendute in forte perdita, come da sollecitazioni della Banca d’Italia. Riproduzione riservata