di Manuel Follis 

Negli ultimi due anni Hines Italia attraverso i suoi fondi ha raccolto 7 miliardi sul mercato, 4 dei quali negli ultimi 12 mesi, e ora piano piano raccoglie i frutti di quanto fatto, tanto è vero che nelle ultime settimane sempre più gruppi stranieri hanno messo nel mirino proprio l’Italia, ipotizzando operazioni immobiliari sul territorio.

Nel frattempo il numero uno di Hines Italia, Manfredi Catella, ha incassato un riconoscimento internazionale che non ha troppo a che vedere col business ma con l’architettura. La Unicredit Tower di Porta Nuova (il grattacielo più alto d’Italia) è infatti stata selezionata tra i dieci nuovi grattacieli più belli al mondo. La classifica è stata elaborata dalla società tedesca Emporis di Amburgo e premia sia le componenti estetiche sia il functional design dei progetti. Sul fronte del business invece è un periodo di grandi progetti per Hines, che oltre all’ormai avviato quartiere di Porta Nuova ha messo nel mirino alcune iniziative, anche lontano da Milano. Dal punto di vista dello sviluppo, per esempio, è possibile che Hines si troverà a gestire l’area Gilli, di proprietà di Meridiano Srl (oggi gruppo Unipol) visto che dopo una serie di solleciti le parti (Hines e Unipol) si sono incontrate e al momento l’ipotesi più probabile è la creazione di una sorta di joint venture nella quale Unipol metterà a disposizione le aree e Hines invece i capitali per lo sviluppo dell’area. Rimanendo a Milano vicino a Porta Nuova la società di Catella sarebbe interessata all’immobile di via de Castillia, oggetto di un bando di vendita pubblicato dal Tribunale fallimentare. Hines da tempo sta effettuando analisi sull’edificio, anche se si tratta di un’operazione complessa. In più, Hines Italia Sgr starebbe considerando di partecipare al bando per la torre messa in vendita (in realtà è una permuta) dal Comune di Milano in via Melchiorre Gioia, altra operazione complessa, visto che l’immobile sarebbe stato sopravvalutato da Palazzo Marino e che il bando presenterebbe alcuni vincoli contrattuali che renderebbero difficile la formulazione di un’offerta. Allontanandosi dal capoluogo lombardo, Hines starebbe valutando un investimento nella logistica a Castel San Giovanni, all’interno del parco logistico di Piacenza che si trova all’interno dell’interporto di Bologna. Nel caso l’operazione andasse in porto, si tratterebbe del primo investimento del fondo dedicato alla logistica. (riproduzione riservata)