L’operazione di raddrizzamento della Costa Concordia, a cui tutto il mondo ha assistito in presa diretta, non ha precedenti storici e il suo successo è dovuto ad una maniacale previsione e gestione di tutti i rischi connessi con il progetto ingegneristico, realizzato dalla società Costa Crociere e dal Consorzio Titam-Micoperi, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile. Lo dice l’ANRA in una nota.

“Siamo dinanzi ad un’operazione eccezionale – commenta Alessandro De Felice, Consigliere di ANRA e vice presidente di FERMA, nonché Chief Risk Officer di Prysmian – sia per la sua complessità di progettazione, ma anche per la sua esecuzione, che non ha nella storia alcun caso vagamente paragonabile. Non è un caso che milioni di persone abbiano assistito live a quel che avveniva nelle acque dell’Isola del Giglio, partecipando con grande apprensione alla salita dell’immane nave da crociera, fino al suo completo raddrizzamento. Un evento che in sé racchiude in modo quasi paradigmatico l’essenza stessa del risk management: infatti, la sola idea progettuale è stata un concentrato di rischi con una miriade di variabili da tenere sotto stretta e costante osservazione. Inoltre, se poteva esserci una via diversa per risolvere il problema della completa rotazione, l’assunzione del rischio macro, ovvero il tentare l’impresa, ha azzerato le altre possibili strade progettuali ”.