Il 92% delle Aziende ritiene che il rischio reputazionale sia la categoria di rischio più impegnativa da gestire, secondo uno studio condotto da ACE Group nei paesi dell’area EMEA (Europe, Middle East and Africa).

La ricerca “Reputation at risk” pubblicata recentemente da ACE è l’ultima di una serie di studi condotti dal Gruppo sui rischi emergenti nell’area EMEA. Esso rivela come, mentre l’81% delle aziende intervistate ritenga la reputazione uno dei principali asset, molte ammettano di lottare quotidianamente per la sua difesa e identifica diverse ragioni chiave per cui le Aziende ritengano sfidante la gestione del rischio ad essa correlato:

–   Il 77% delle Aziende ha difficoltà a quantificare l’impatto finanziario del rischio reputazionale sul proprio business, essendo quest’ultimo più difficile da misurare in ipso, rispetto ad altre categorie di rischio più tangibili.

–   Il 68% delle Aziende ritiene che informazioni e consulenza circa la gestione del rischio reputazionale siano difficili da reperire, aumentando la sensazione di incertezza e confusione su come gestirlo al meglio.

–   Il 66% delle Aziende intervistate si sente non adeguatamente protetta in termini di coperture assicurative per questo specifico rischio.

–   Il 56% delle Aziende intervistate sostiene che i social media abbiano enormemente esacerbato il rischio di un danno di immagine sul proprio business

A tal fine la ricerca propone inoltre alcune soluzione da adottare, ad esempio:

–   Le Aziende necessitano di una maggiore strutturazione interna relativamente alla gestione del rischio reputazionale. Un’efficace gestione dei rischi tradizionali aiuta sicuramente ad allontanare eventi reputazionali negativi, ed il management deve, a questo proposito, mettere in atto un cambio culturale instillando in tutta l’Azienda uncerto interesse verso una più puntuale gestione dei rischi professionali, così da abbattere, in prima istanza, la probabilità di una crisi di tipo reputazionale. Inoltre, un approccio multidisciplinare che coinvolga CEO, specialisti della comunicazione ed altri manager chiave contribuisce ad ampliare la prospettiva che si rende necessaria per l’identificazione e la gestione dei rischi reputazionali meno evidenti.

–   Le Aziende dovrebbero impegnarsi maggiormente nel misurare la percezione della propria reputazione. Una maggiore comprensione della percezione da parte degli stakeholders, della loro interazione e dell’impatto sulla reputazione aziendale è, infatti, un fattore chiave per tenere sotto controllo e gestire il rischio reputazionale in maniera efficace. Le Aziende devono assicurarsi di raccogliere maggiori elementi

–   possibili utili alla creazione della percezione di se stesse da una prospettiva esterna a complemento della propria percezione interna.

–   Le Aziende dovrebbero affinare i propri piani di crisis management per tenere il passo con l’estrema mutabilità dell’ambiente in cui operano. Il nostro studio suggerisce che molte Aziende potrebbero sovrastimare le proprie capacità di rispondere ad una crisi reputazionale. Regolari revisioni e test delle procedure interne – anche includendo i social media- consentiranno risposte più rapide ed efficaci in caso

–   di crisi.

–   Il mercato assicurativo può fare di più per aiutare le Aziende nella gestione di questo particolare rischio. Questo include anche la fornitura di soluzioni assicurative più ‘olistiche’ che comprendono assistenza nel reagire ad una crisi ti tipo reputazionale.

Ciò significa aiutare le aziende ad indossare una sorta di ‘lente reputazionale’ nell’osservazione dei rischi tradizionali per valutare gli effetti sulla propria reputazione di ciascun eventuale sinistro.

Orazio Rossi, Country President Italia di ACE European Group Ltd, osserva: “Il rischio reputazionale può essere difficile da prevedere. Tuttavia in questo senso, alcuni importanti punti fermi emergono dalla nostra ricerca relativamente ai principali motivi di

preoccupazione delle Aziende. Uno di questi è la globalizzazione del business, che rende la

catena di distribuzione sempre più complessa, così come l’espansione verso nuovi mercati e la

conseguente sfida in termini di coerenza degli standard quando si attraversano più confini. Un altro importante aspetto è la regolamentazione. Nel post crisi, la compliance ha assunto un nuovo e più decisivo peso e le Aziende, di qualsiasi dimensione e tipo di business, sono maggiormente consapevoli della stretta relazione della stessa con la reputazione aziendale.

“Le Assicurazioni non sono la panacea di questo nuovo mondo, in rapida evoluzione, del rischio reputazionale. Ciò nonostante, credo fermamente che ci sia molto che Compagnie di Assicurazioni e broker possono fare congiuntamente per aiutare le proprie Aziende clienti.

Questo include lo sviluppo di nuove soluzioni assicurative di tipo ‘olistico’ trasversali al business. Più in generale, una corretta ‘ingegnerizzazione’ del rischio professionale può certamente aiutare a migliorare le procedure di gestione del rischio e la governance stessa, così da ridurre, in prima istanza, l’eventualità di un evento reputazionale avverso.”