Via libera dall’assemblea di Premafin al nuovo consiglio di amministrazione targato Unipol. La compagnia bolognese guidata da Carlo Cimbri, che di recente ha rilevato la quota di maggioranza mettendo in minoranza la famiglia Ligresti, esprime ora 12 dei 13 componenti del board mentre il tredicesimo, Luigi Reale, è il rappresentante di Canoe e Limbo, ossia le due casseforti lussemburghesi della famiglia siciliana. Oltre a Reale siedono ora nel cda di Premafin Pierluigi Stefanini, nominato presidente, lo stesso Cimbri, Piero Collina, Roberto Giay, Marco Pedroni, Ernesto Dalle Rive, Milo Pacchioni, Claudio Levorato, Vanes Galanti, Germana Ravaioli, Rossana Zambelli e Silvia Cipollina. L’assemblea ha anche approvato a maggioranza l’esonero dal divieto di concorrenza per gli amministratori proposto da Unipol. Una composizione del board che, tuttavia, non ha incontrato il favore di Paolo Ligresti, che ha fatto sapere che la «sua» Limbo intende impugnare l’esito della votazione. «Limbo ritiene che Ugf (Unipol gruppo finanziario, ndr) non possa votare su candidati che sono anche suoi amministratori e su quelli eletti in conflitto di interesse», aveva messo in guardia Paolo Ligresti prima della votazione. «Prendo atto di tale eccezione – ha replicato la sorella Giulia Ligresti quando ancora vestiva i panni di presidente di Premafin – ma non rientra nei miei poteri escludere il socio Unipol dal voto, fermo restando il diritto di impugnare la delibera ove sussista». «Sento la necessità di dire – ha invece detto l’altra sorella, Jonella Ligresti – che verrà fatto quanto necessario per il rispetto degli impegni presi verso i soci di minoranza per la liquidazione delle loro quote, trattandosi di impegni leciti, validi ed efficaci. Se da questo deriverà da Ugf un’Opa obbligatoria è assolutamente benvenuta».