di Andrea Di Biase e Anna Messia Non sono bastati all’Isvap i provvedimenti assunti a fine giugno dal cda di Fondiaria-Sai per avviare nel più breve tempo possibile l’azione sociale di responsabilità nei confronti di quegli esponenti aziendali, a partire dai componenti della famiglia Ligresti, che negli anni avrebbero cagionato un danno alla compagnia attraverso le operazioni con parti correlate. Nonostante il 26 giugno scorso il cda di FonSai abbia dato mandato al presidente Cosimo Rucellai di convocare l’assemblea sull’azione di responsabilità entro il 25 settembre (termine poi slittato al 30 ottobre) e all’ad Emanuele Erbetta e al dg Piergiorgio Peluso di mettere a punto con il supporto di consulenti (Gianni Origoni per gli aspetti legali, PriceWaterhouse per quelli finanziari e Reag per le perizie immobiliari) la formulazione di una dettagliata proposta di azione, l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni ha ritenuto «non idonei» i provvedimenti presi e ha pertanto disposto la nomina di un commissario ad acta incaricato di procedere direttamente con le azioni di responsabilità, esautorando così cda e assemblea. Con un provvedimento notificato a FonSai nella giornata di ieri il commissario straordinario dell’Isvap, Giancarlo Giannini, ha così nominato commissario ad acta della compagnia Matteo Caratozzolo, un professionista esperto di contabilità e bilancio (è stato per anni presidente del comitato tecnico scientifico dell’Organismo italiano di contabilità). Quest’ultimo, sulla base del provvedimento anticipato ieri da milanofinanza.it, dovrà «individuare specificamente i soggetti delle operazioni medesime compiute in danno di Fondiaria-Sai e delle società dalla stessa controllate » nonché «determinare il danno riconducibile all’operato o alle omissioni dolose o colpose dei predetti soggetti in tutte le sue varie componenti». Dopo aver individuato i responsabili e l’ammontare del danno, il commissario ad acta dovrà dunque «promuovere o far promuovere ogni iniziativa anche giudiziale necessaria in Fondiaria-Sai e nelle società controllate dalla stessa, idonea a salvaguardare e a reintegrare il patrimonio» di FonSai e delle società del gruppo. A tal fine (ma solo a tal fine) il commissario potrà esercitare i poteri che spettano a Fondiaria-Sai quale capogruppo e quale socio nelle società controllate e collegate. Il mandato del commissario, secondo quanto riportato nel provvedimento, scadrà il 31 gennaio 2013. La notizia della nomina del commissario ad acta non sarebbe stata accolta negativamente al quartier generale di FonSai. Anzi, il fatto che sarà un professionista nominato dall’Isvap a occuparsi delle azioni di responsabilità potrebbe togliere le castagne dal fuoco a molti protagonisti di questa intricata vicenda, a cominciare da alcuni esponenti aziendali di Fondiaria-Sai che per anni hanno lavorato alle dipendenze dei Ligresti, ma anche della stessa Unipol, che non aveva messo l’azione di responsabilità al primo posto tra le proprie priorità. «Ascolteremo, valuteremo, decideremo. Mantengo la stessa opinione espressa qualche mese fa, vale a dire che non è il nostro ruolo essere l’angelo vendicatore», aveva ribadito lo scorso 8 agosto l’ad di Unipol, Carlo Cimbri. Rimane invece da capire se il lavoro del commissario ad acta possa in qualche modo impattare sulla tempistica della fusione a quattro. (riproduzione riservata)