Il chief risk officer, in una compagnia assicurativa, è una fi gura ben diversa dal risk manager di aziende industriali che invece svolge un’attività relativa all’individuazione di tutti i rischi che l’azienda può correre, alla loro misurazione e alla ricerca delle migliori coperture assicurative sul mercato. Il chief risk offi cer sta assumendo un importante ruolo all’interno delle compagnie assicurative a seguito dell’implementazione della normativa europea sui criteri per garantire la solvibilità delle imprese di assicurazione. È quindi il responsabile verso il cda e l’alta direzione della qualità tecnica e del suo adeguato funzionamento, ovvero della defi – nizione degli schemi informativi che sintetizzano i risultati dei calcoli in modo coerente alle fi nalità del business. È una fi gura professionale relativamente nuova, in seguito all’emissione di una direttiva europea, nota come Solvency II, assai simile per logiche ed impostazione, a Basilea II del sistema bancario. Il problema della gestione di questi rischi generalmente è assunto come un elemento centrale nella gestione dell’impresa, tanto che intorno alle problematiche del rischio va costruito l’intero modello organizzativo della società, quello che normalmente viene defi nito «modello interno ». Gli indirizzi europei stabiliscono infatti che ogni compagnia debba dotarsi di un modello interno, ovvero di un insieme di dati, algoritmi e processi di calcolo che consentono di dare la posizione dell’impresa in termini di profi ttabilità e di rischio secondo i canoni della valutazione market consistent, ossia coerente con i principi della direttiva Solvency II, recepita dall’Isvap (circolare del 2005 e regolamento del 2008) che ha introdotto l’obbligo di istituire la funzione di risk management e di effettuare stress test sui rischi maggiormente signifi cativi a cui sono esposte le compagnie di assicurazione.