L’abbassamento dello spread favorisce i due big del credito, Unicredit e Intesa. Ma anche gruppi del calibro di Finmeccanica, Atlantia, Enel, Eni e Mediaset. Questo il quadro che emerge all’indomani del piano anti-spread annunciato dalla Bce dai primi calcoli degli analisti. Un report di Mediobanca, ad esempio, ha fornito una lista di titoli presenti sul listino di Piazza Affari e sui quali vale la pena puntare all’indomani dell’annuncio del piano anti-spread predisposto dalla Bce e che senza dubbio apre le porte a un nuovo scenario macroeconomico. Non a caso, la maggior parte dei titoli contenuti nella lista di Mediobanca sono stati protagonisti indiscussi dell’ultima seduta di Borsa. Tra i titoli consigliati ci sono anche Beni Stabili, Italcementi, Lottomatica, Luxottica, Prysmian e Telecom Italia. Gli analisti di Cheuvreux, invece, puntano sui big del credito. Le stime 2013-2014 di Cheuvreux sulle banche italiane sono già del 16% sotto quelle del consenso. L’azione preferita rimane Intesa Sanpaolo (+1,5% in Borsa), coperta con un rating outperform, per la sua durata più breve del portafoglio titoli di Stato e la qualità del credito più sicura. Ma Cheuvreux continua a mantenere un rating underperform anche su Unicredit (+4,4%), Mediobanca (+0,57%) e Ubi Banca (+4,5%) e sell su Mps (+10,84%). Per la banca francese spread più bassi aiuteranno soprattutto i primi due gruppi bancari. Il recente re-rating delle banche italiane (+30% da luglio) è stato trainato dalla compressione degli spread sovrani, che ha interessato principalmente le durate più brevi. Un trend, come detto, guidato dalle aspettative del mercato circa il potenziale intervento della Bce nell’acquisto illimitato di titoli di Stato, confermato poi questa settimana dall’Eurotower, anche se soggetto ad alcune condizioni. La Banca centrale agirà solo in parallelo con i fondi salva-Stati, i quali a loro volta possono intervenire sul mercato primario solo a patto che i Paesi oggetto di aiuto sottostiano a determinate condizioni.