Sace chiude il primo semestre del 2012 con un utile netto di 124,8 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo del 2011. Lo si legge in una nota.
Lo si apprende da una nota nella quale si spiega che il primo semestre ha registrato 4,8 miliardi di nuove garanzie a sostegno di export, attività di internazionalizzazione e progetti in settori strategici per l’Italia (+45% rispetto allo stesso periodo del 2011), premi lordi pari a 154 milioni (-17%) e oneri netti relativi ai sinistri a 57 milioni, in aumento rispetto ai 24 milioni registrati nei primi sei mesi dello scorso esercizio.
Il portafoglio di operazioni assicurate (impegni in essere) al 30 giugno 2012 sale a 34,4 miliardi di euro, in aumento del 10% rispetto a un anno fa. Il settore prevalente rimane l’oil & gas, che rappresenta il 27% dell’esposizione, seguito dai settori infrastrutture e costruzioni (19%), metallurgico (10%) e chimico-petrolchimico (8%). La Russia si conferma il principale mercato estero di attività con un’esposizione di oltre 5,3 miliardi (+4%). Il Qatar sale al secondo posto con 1,7 miliardi (+39%), seguito da Arabia Saudita (1,6 miliardi), Turchia (1,5 miliardi) e Brasile (1,3 miliardi). Si registra crescente dinamismo in paesi emergenti quali la Colombia, la cui esposizione supera i 230 milioni, Ucraina (+89%), Romania (+67%), Indonesia (+75%) e India (+59%).
Forte impulso nel semestre – conclude la nota – è stato dato all’operatività’ dedicata alle pmi, a sostegno della cui competitività Sace ha di recente lanciato pmi-no stop, l’iniziativa che mette a disposizione delle imprese con fatturato inferiore a 50 milioni di euro o meno di 250 dipendenti sei linee di prodotto “a misura di pmi”, condizioni commerciali particolarmente vantaggiose e servizi di assistenza dedicati.