Tranquillità sull’esito delle indagini della procura milanese in merito alla vicenda della fusione Unipol-Fonsai e allo scritto firmato dall’amministratore delegato Alberto Nagel, in cui si assicuravano vantaggi ai Ligresti per la loro uscita dalla galassia Fondiaria-Sai. Positive valutazioni anche per i progressi fatti in questi mesi nel processo dio integrazione tra i due gruppi assicurativi, appoggiati da un pool di banche, ma che vedono capoliste Mediobanca e Unicredit. È questo l’esito del consiglio di amministrazione, svoltosi ieri pomeriggio in piazzetta Cuccia. I membri del consiglio hanno ascoltato la relazione, dell’a.d. in merito a entrambe le vicende e hanno rinnovato la fi ducia. In una nota, emessa dopo la riunione, la banca d’affari afferma che il consiglio di amministrazione di Mediobanca unanimemente attende «con piena fi ducia » l’esito delle indagini della magistratura sulla vicenda Fonsai, che ha coinvolto l’a.d. di piazzetta Cuccia, Alberto Nagel. Il cda ha inoltre espresso soddisfazione per lo stato di avanzamento del progetto di integrazione Unipol-Fonsai e della connessa ricapitalizzazione. Nessuna critica è stata avanzata sull’operato dell’a.d., come ha dichiarato un consigliere, uscendo dalla sede di piazzetta Cuccia. «Su Unipol-Fonsai», ha detto, «c’è stato pieno consenso, perché ha ridotto una posizione creditizia delicata della banca. Su Nagel nessun consigliere ha sollevato critiche particolari». L’amministratore delegato è già stato sentito dai magistrati milanesi in merito al cosiddetto «papello», in cui garantiva ai Ligresti favorevoli condizioni di uscita nella vicenda Unipol- Fonsai. Quanto al riassetto dell’istituto, altro tema caldo sul tavolo, sarà tema di discussione nei prossimi mesi, come ha confermato un altro membro del cda. © Riproduzione riservata