Durante l’oramai noto incontro segreto tra l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel e Salvatore Ligresti, quest’ultimo, non disposto a passare la mano di Fondiaria-Sai, sarebbe scoppiato in lacrime usando parole forti.

L’episodio è raccontato dallo stesso Nagel, in una intervista pubblicata sulla versione statunitense del Wall Street Journal e sul sito del Wsj, insieme ad altri dettagli sulla vicenda che lo vede indagato per ostacolo all’attività di vigilanza nell’ambito dell’inchiesta del pm Luigi Orsi su Premafin e Fonsai.
Ai tentativi di Nagel di persuaderlo ad abbandonare il controllo del suo impero economico, Ligresti avrebbe risposto: “Meglio il suicidio”.
Il Wsj scrive che Nagel voleva che Premafin lanciasse un aumento di capitale preparando così il terreno perché Fondiaria-Sai evitasse il fallimento e si fondesse con Unipol formando un colosso assicurativo europeo.
A questo punto  Ligresti avrebbe dato al banchiere  una lista scritta a mano di richieste – incluso il pagamento di 45 milioni di euro per la famiglia Ligresti, lavori di consulenza per i figli di Ligresti e accesso libero a un resort in Sardegna per il signor Ligresti.
Nagel – sempre secondo quanto riporta il Wsj – siglò con le iniziali la lista senza che questo “patto” venisse riportato alle autorità di controllo.
Nagel ha tuttavia negato di aver concordato un accordo aggiungendo di aver trovato la lista “troppo bizzarra per essere presa sul serio”, dichiarando al giornale Usa di aver preso nota, mosso da pietà, della lista dei desideri che non ha poi mai portato a nulla.