È stata subito battaglia, ieri, all’assemblea di Premafin, l’ultima dell’era Ligresti e la prima del passaggio di poteri al gruppo Unipol. Fin dalle prime battute, i figlio di Antonino Ligresti, Jonella e Gioacchino Paolo, entrambi con una quota residua in Premafin dell’1,974%, tramite, rispettivamente, Hike securities e Limbo invest, hanno contestato le decisioni, già rese note da Unipol. «Verrà fatto tutto quanto è necessario per ottenere il massimo rispetto degli impegni per la liquidazione » delle quote detenute dalle minoranze «di Premafi n, trattandosi di impegni leciti, validi, effi caci. Se da questo deriverà per Ugf l’obbligo di un’opa sul fl ottante di Premafi n per i soci minori, essa è assolutamente benvenuta», ha detto in assemblea Jonella Ligresti. Prima di lei aveva parlato il fratello, Gioacchino Paolo, che ha bocciato la proposta avanzata da Francesco Tedeschini, rappresentante di Unipol, che ha invitato l’assemblea ad autorizzare i membri del cda all’esercizio di attività concorrenti, Paolo Ligresti ha replicato dicendo che «Limbo ritiene che Ugf non possa votare» in merito alla proposta di nominare nel cda Premafi n «consiglieri che siano anche amministratori e consiglieri eletti in confl itto d’interessi». Il riferimento soprattutto a Luigi Stefanini e a Carlo Cimbri, presidente e a.d. di Unipol, candidati alla guida del nuovo board Premafi n. A fine giugno, Premafin e Unipol avevano concordato, su richiesta della Consob, di non riconoscere ai membri della famiglia Ligresti alcun diritto di avvalersi delle manleve e dei recessi, poiché avrebbero costituito un indebito vantaggio nei confronti degli altri azionisti di minoranza. «In caso contrario», ha concluso Paolo Ligresti, «Limbo si riserva ogni più ampia riserva di impugnazione della delibera». Nonostante i tamburi di guerra dei Ligresti, l’assemblea ha eletto il nuovo cda, che guiderà la società fi no al 2014. Il board comprende 13 consiglieri, 12 dei quali indicati da Unipol: sono Pierluigi Stefanini (presidente), Carlo Cimbri, Roberto Giay (quest’ultimo dovrebbe essere designato alla guida operativa della società), Piero Collina, Marco Pedroni, Ernesto Dalle Rive, Milo Pacchioni, Claudio Levorato, Vanes Galanti, Germana Ravaioli, Rossana Zambelli e Silvia Cipollina. Canoe securities e Limbo invest, le due holding dei Ligresti, hanno invece designato Luigi Reale, già consigliere indipendente della società. Da segnalare, a fine assemblea, la commozione di Giulia Maria Ligresti. «Sono presidente della società da quasi dieci anni. Con i miei collaboratori abbiamo vissuto battaglie importanti. Questa purtroppo è andata in questo modo. Volevo fi nire questo mandato con dei ringraziamenti», ha dichiarato Giulia Ligresti con la voce rotta dalla commozione. © Riproduzione riservata