A Piazza Affari la crescita dei titoli del risparmio gestito non conosce soste. Venerdì 14 Banca Generali ha messo a segno un rialzo del 2,3% a 10,3 euro, Azimut del 5% a 9,4 euro e Mediolanum del 6% a 3,8 euro. Un rimbalzo che porta i guadagni da inizio anno al 44% per il gruppo guidato da Piermario Motta, al 57% per la società presieduta da Pietro Giuliani e al 27% per l’azienda fondata da Ennio Doris. I minimi toccati nel 2008-2009 sono lontanissimi: il 21 novembre 2008 Azimut chiudeva la seduta a 2,69 euro, da allora è cresciuta del 248%, mentre Banca Generali è passata dall’1,98 euro del 9 marzo 2009 a 10,3 euro, ossia un balzo del 423%. Nonostante un rally di questa portata, le previsioni degli analisti restano positive. Merito di una raccolta che continua a crescere grazie alla capacità dei promotori finanziari delle tre reti di strappare quote di mercato alle banche che in questo momento sono più concentrate a rimettere in forma i bilanci. Una raccolta, peraltro, che di recente premia sempre più i fondi grazie al progressivo trasferimento dei risparmi da prodotti amministrati a prodotti gestiti che le reti stanno proponendo per diversificare il rischio e cogliere le opportunità di investimento dei mercati, ma che sono anche più remunerativi per le società. Peraltro il rimbalzo delle borse sta aumentando i ricavi da commissioni di performance. Il gruppo Azimut ha registrato nel mese di agosto una raccolta netta totale di 167 milioni, di cui 125 di risparmio gestito (oltre 184 milioni sui comparti dei fondi lussemburghesi), mentre da inizio anno i flussi hanno raggiunto 1,1 miliardi. Il totale delle masse di risparmio gestito di Azimut ha superato per la prima volta la soglia dei 17 miliardi, grazie al dato di raccolta netta positiva e a una performance media ponderata positiva di oltre il 5% da inizio anno. Includendo il risparmio amministrato il patrimonio di Azimut ha raggiunto il livello record di 19,1 miliardi. «Questo risultato deriva infatti dalla combinazione di diversi fattori, tra cui le performance generate a favore dei clienti», dice Pietro Giuliani, presidente e amministratore delegato del gruppo. I risultati si sono rivelati migliori delle attese di Equita sim, che prevedeva una raccolta di 90 milioni ad agosto. Sulla base degli asset in gestione la sim ha alzato le commissioni da performance del 2012 da 85 a 98 milioni e quindi ha migliorato dell’8% le previsioni sull’utile netto a 130 milioni, al di sopra del consensus fissato a 120 milioni. Confermata la visione positiva sul titolo, che per Equita sim è da acquistare, con un prezzo obiettivo rivisto al rialzo da 10,1 a 10,8 euro per effetto del calo dei tassi grazie alla diminuzione dello spread. In particolare, Mediolanum beneficia dell’apprezzamento dei titoli di Stato italiani a breve termine. Il portafoglio del gruppo del risparmio gestito conta infatti 11,7 miliardi in titoli di Stato con una vita media residua di un anno e mezzo circa. Dal canto suo ad agosto Banca Mediolanum ha registrato una raccolta netta di fondi e gestioni per 223 milioni, portando il totale da inizio anno a 1,2 miliardi, mentre la raccolta netta totale degli otto mesi è di 2 miliardi. Banca Akros e Kepler danno un target price al titolo Mediolanum a 4 euro, mentre Equita a 5 euro. Anche Banca Generali brinda al boom di raccolta, che ad agosto è stata pari a 95 milioni e da inizio anno a 1,2 miliardi. «In soli otto mesi abbiamo realizzato complessivamente una raccolta netta pari a quella dell’intero 2011. Ai volumi in decisa crescita si associa poi un significativo miglioramento nella qualità del mix di raccolta, con un netto incremento di fondi e gestioni patrimoniali », sottolinea Motta. Il prezzo obiettivo che Intermonte ha calcolato per Banca Generali è di 11 euro. Ma non sono solo le reti quotate a correre. Il buon trend di raccolta riguarda anche il gruppo Banca Fideuram, che da inizio anno a fine luglio ha registrato flussi netti positivi per 710 milioni. Di questi circa 695 milioni sono relativi al gestito, mentre circa 15 milioni all’amministrato. Anche in questo caso quindi torna in voga il risparmio gestito. (riproduzione riservata) Roberta Castellarin Paola Valentini