«Pagare la polizza Rc Auto in questo periodo sta diventando un dramma per molte famiglie. Per questo ci vorrebbe un atteggiamento più collaborativo da parte delle compagnie». L’invito arriva dal presidente uscente dell’Isvap, Giancarlo Giannini, formalmente commissario dell’Istituto di controllo che, come noto, sta per confluire nella Banca d’Italia con la nascita dell’Ivass. Giannini, intervenuto all’undicesima edizione dell’Insurance Day organizzato da Accenture e MF-MilanoFinanza, ha chiesto alle imprese di «migliorare l’efficienza della gestione dei sinistri e investire nell’innovazione» con l’obiettivo di ridurre i prezzi delle tariffe Rc Auto, evitando di chiedere solo interventi esterni al legislatore per ridurre i costi dei sinistri. «Mi rendo conto che le imprese operano per fare profitti e che spesso si tratta di aziende quotate», ha aggiunto Giannini, «ma bisogna uscire da queste logiche. Altrimenti il rischio è che la situazione si complichi e la reazione del legislatore sia dirigistica». Il riferimento, tra le altre cose, è alle nuove norme sulla scatola nera introdotte dal decreto Liberalizzazioni, che secondo l’Isvap le compagnie dovrebbero offrire obbligatoriamente ai propri clienti senza spese. Un’interpretazione della legge che le compagnie hanno respinto al punto da portare la questione davanti al Tar, che dovrebbe pronunciarsi in merito a inizio novembre. «Eliminare l’obbligatorietà dell’offerta sarebbe come dire che la norma non ha alcun senso», ha dichiarato Giannini, il quale ha ricordato come il ruolo dell’autorità non sia soltanto quello di garantire la stabilità del settore, ma anche la tutela dell’utente. (riproduzione riservata) Anna Messia