Se si prendono in esame le cinque maggiori compagnie di assicurazione europee, ossia Allianz, Aviva, Axa, Generali e Zurich, dal punto di vista dei rendimenti il gruppo italiano del Leone si colloca a metà classifica, stazionando al terzo posto. Gli analisti della banca d’affari, dopo che nel report di inizio settembre avevano concentrato il proprio focus sui profili di rischio e sulla flessibilità finanziaria, hanno ora spostato lo sguardo sul criterio dei rendimenti. Ebbene, guardando al flusso di utili principali, la classifica di preferenze stilata da Barclays è guidata da Allianz, unica compagnia a essere bollata con rating overweight (sovrappesare in portafoglio) , seguita da Zurich, Generali, Axa e Aviva, il cui giudizio in tutti i casi è equal-weight, ossia allineato all’andamento previsto per il mercato. Nella parte del report riguardante il gruppo triestino guidato dal neo amministratore delegato Mario Greco, gli analisti fanno sapere che «Generali offre il mix più interessante tra mercati Vita a uno stadio iniziale dimaturità (Italia, Germania, Francia e Spagna), aree emergenti (Europa dell’Est e America Latina) e sub-settori in ripresa e/o miglioramento con – almeno virtualmente – nessuna esposizione a mercati maturi in declino come Stati Uniti e Regno Unito». Benché ancora per lo più focalizzata nel Vita, fanno notare da Barclays, la compagnia del Leone «ha ribilanciato il propriomix verso il Danni e l’asset management». Quanto agli aspetti meno graditi, gli analisti sottolineano che Generali genera circa il 60% dei profitti dal business Vita. E proprio nei confronti del mercato europeo del Vita Barclays è «fondamentalmente cauta» per i prossimi due anni, come di risultato «di un’intensa concorrenza dalle banche e delle misure di austerity». Il gruppo triestino scende però al quarto posto della classifica laddove si prendano in considerazione gli «altri utili», primi fra tutti quelli generati dal business del risparmio gestito. In questo caso, sul gradino più alto del podio c’è Zurich, seguita da Allianz e Axa, mentre Aviva è fanalino di coda. Proprio l’asset management, spiegano gli analisti, «ha determinato sprti differenti per alcune delle compagnie prsenti nel nostro campione».