Il riassetto Generali sarà definito entro l’anno. A dare la tempistica della riorganizzazione è stato ieri il presidente Gabriele Galateri di Genola: il nuovo amministratore delegato, Mario Greco «è un ottimo manager che sta cominciando a prendere decisioni importanti per l’azienda», ha dichiarato. Una prima tornata di nomine c’è stata già il 7 settembre, con la designazione di Raffaele Agrusti a Country Manager per l’Italia, Paolo Vagnone a capo del progetto Business globale Commercial & Corporate e Alberto Minali come Cfo, ma per fine ottobre è già atteso il secondo intervento. Intanto sotto osservazioni ci sono le cessioni: a pochi giorni dalla ridefinizione dell’accordo per vendere il 69,13% dell’israeliana Migdal (per 705 mln di euro) si guarda con attenzione agli asset Usa. Oltre alla svizzera Bsi. A quest’ultima, secondo un report pubblicato ieri da BofA, potrebbero aggiungersi gli asset di Austria e Paesi Bassi, che insieme valgono 2,933 miliardi di euro pari al 5% dell’utile operativo e al 15% del capitale. Ieri intanto S&P ha deciso di rinnovare il credit watch negativo, in attesa del piano industriale, mantenendo il rating A. (riproduzione riservata) Anna Messia