L’Isvap chiama un commissario per risolvere il caso Fonsai. L’Authority delle assicurazioni ha disposto la nomina di un commissario ad acta incaricato di procedere direttamente alla promozione di azioni di responsabilità nei confronti di quegli esponenti della compagnia fino a non molto tempo fa capitanata dalla famiglia Ligresti che avrebbero contribuito a danneggiare il patrimonio della compagnia. L’incarico è stato affidato a Matteo Caratozzolo, professionista esperto di revisione contabile. A questo punto, Caratozzolo sarà chiamato a «individuare specificamente i soggetti responsabili delle operazioni compiute in danno di Fondiaria-Sai e delle società da essa controllate» e a «determinare il danno riconducibile all’operato o alle omissioni dolose o colpose dei predetti soggetti in tutte le sue varie componenti». Il tutto con l’obiettivo di «promuovere o far promuovere ogni iniziative anche giudiziale necessaria a salvaguardare e reintegrare il patrimonio di Fondiaria-Sai». Nel frattempo, mentre rumor di ieri preannunaciavano qualche difficoltà a chiudere la maxi-fusione con Unipol entro gennaio, nei giorni scorsi sono stati resi noti i risultati definitivi degli aumenti di capitale da 1,1 miliardi l’uno appena terminati da Fonsai e dalla società bolognese guidata da Carlo Cimbri. Le banche dei consorzi di garanzia degli aumenti di capitale, coordinati da Mediobanca e composti da Barclays Bank, Credit Suisse Securities, Deutsche Bank, Nomura International, Ubs Limited e Unicredit AG in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner, saranno chiamate a intervenire per circa 430 milioni. Secondo le ultime indiscrezioni, proprio oggi, gli istituti di credito dovrebbero entrare in possesso dei titoli che il mercato ha rifiutato e che gli istituti, a loro volta, ricollocheranno in Borsa.