di Andrea Di Biase

Toccherà al nuovo cda di Premafin, che sarà nominato oggi, presentare la lista per il rinnovo del board di Fondiaria-Sai, in vista dell’assemblea della compagnia convocata per il 29 ottobre (il 30 in seconda convocazione). Oggi i soci della holding saranno chiamati a nominare il nuovo vertice e appare scontato che la lista che otterrà il maggior numero di voti sarà quella presentata da Unipol. La compagnia bolognese, dopo aver sottoscritto l’aumento di capitale da 400 milioni, è infatti ampiamente il primo socio della holding con l’80,9% ed è dunque in grado di eleggere 15 dei 16 amministratori che faranno parte del cda. Il posto riservato alle minoranze dovrebbe invece essere occupato da Luigi Reale, numero uno della lista presentata da Jonella e Paolo Ligresti, attraverso le società lussemburghesi Canoe Securities e Limbo Invest, che detengono complessivamente il 3,94% della holding. Su questa lista potrebbero convergere anche i voti di Hike Securities, la holding lussemburghese di Giulia Ligresti, che detiene un altro 1,97% di Premafin, che inizialmente non si sarebbe associata all’iniziativa dei suoi fratelli essendo anche presidente uscente della holding. Non dovrebbero invece presentarsi in assemblea né Alessandro Della Chà, il custode delle azioni sequestrate ai due trust off-shore riconducibili a Salvatore Ligresti, che detiene il 2,59%, né i curatori fallimentari di Sinergia e Im.Co, che hanno in portafoglio il 3,85%. Una posizione coerente con la decisione presa sia dal custode sia dai curatori di non presentare alcuna lista per il rinnovo del board. Se lo avessero fatto, quasi sicuramente il loro candidato di minoranza avrebbe potuto racimolare più voti rispetto a quello dei Ligresti. Tuttavia, venuta meno la possibilità di ridiscutere la delibera sull’aumento di capitale riservato a Unipol, la posizione di custode e curatori, le cui mosse sarebbero condivise anche con la Procura di Milano, sembra essere più attendista. Anche per questo l’assemblea di oggi non dovrebbe registrare nuovi colpi di scena di natura giudiziaria. Un passaggio delicato, anche in ottica di definizione dei concambi per la fusione, sarà invece rappresentato dalla nomina del nuovo cda di FonSai. Scontata l’uscita dal board di Paolo e Jonella Ligresti (che è vicepresidente uscente), resta da capire se Unipol indicherà l’attuale ad, Emanuele Erbetta, tra i candidati per il consiglio. Al momento non sarebbe stata presa alcuna decisione, anche se è evidente che l’attuale ad di FonSai, oltre ad avere lavorato per far arrivare a buon fine la trattativa, conosce dall’interno la macchina organizzativa e potrebbe dunque rappresentare una risorsa importante per portare avanti in modo efficace l’integrazione tra i due gruppi. Resta infine da capire se Sator e Palladio decideranno di presentare una propria lista di minoranza per il cda o se la farà qualche nuovo investitore entrato con l’aumento di capitale. (riproduzione riservata