di Andrea Di Biase Sarà prevalentemente focalizzato sulle operazioni con parti correlate, contenute nella denuncia del fondo Amber e analizzate nel rapporto del collegio sindacale e nella relazione dell’advisor del cda Pricewaterhouse, il lavoro del commissario ad acta di Fondiaria-Sai, Matteo Caratozzolo, nominato l’altroieri dall’Isvap per verificare l’esistenza di eventuali danni patrimoniali alla compagnia e nel caso procedere alla promozione di azioni legali nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili. Il professionista nominato dall’autorità di vigilanza sulle assicurazioni, che vanta un curriculum di tutto rispetto sia in campo contabile (è stato presidente del comitato tecnico scientifico dell’Organismo italiano di contabilità ed è tuttora docente di contabilità e bilancio nella Scuola centrale di Polizia tributaria della Gdf) sia in materia di diritto societario e tributario, punterebbe tuttavia a riesaminare da zero le operazioni denunciate da Amber e già oggetto delle contestazioni dell’Isvap. Per questo il commissario ad acta, che ha già acquisito il lavoro fin qui svolto dagli advisor del cda (Gianni Origoni per gli aspetti legali, Pwc per quelli finanziari e Reag per le perizie immobiliari), intende avvalersi di consulenti di nuova nomina, che non abbiano alcun rapporto con l’attuale consiglio di amministrazione (dove siedono ancora Jonella Ligresti e Paolo Ligresti, nonché altri amministratori, come Antonio Talarico e Vincenzo La Russa da sempre vicini alla famiglia) e possano dunque fornire il proprio parere in piena autonomia sulle operazioni effettuate dal gruppo FonSai con le società dell’ex azionista di maggioranza e sulle maxi-consulenze pagate a Salvatore Ligresti. La nomina dei nuovi consulenti dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. Il tempo a disposizione di Caratozzolo è tuttavia limitato, visto che il mandato scade il 31 gennaio 2013. Entro quella data il professionista, oltre ad aver completato il lavoro di ricostruzione delle operazioni con parti correlate, ad aver quantificato l’eventuale danno patrimoniale e i possibili responsabili, dovrebbe chiamare un’assemblea dei soci di FonSai o di società da questa controllate per avviare l’azione di responsabilità. Nel primo caso spetterà agli azionisti decidere, mentre per quanto riguarda le controllate (come la Milano Assicurazioni, spesso coinvolta in operazioni immobiliari coi Ligresti) sarà lo stesso commissario ad agire quale socio di maggioranza. È possibile che il commissario possa collaborare con l’autorità giudiziaria. Sui fatti al centro del suo lavoro sta indagando anche la Procura di Torino, che nei giorni scorsi ha acquisito il rapporto della Pwc, in cui sono ricostruiti i flussi di denaro tra il gruppo FonSai e le società della famiglia Ligresti. (riproduzione riservata)