Mediobanca diventa il secondo azionista di Unipol alle spalle di Finsoe, la holding delle Coop che controlla la compagnia bolognese. Nell’ambito del riparto tra le undici banche del consorzio di garanzia dell’inoptato della ricapitalizzazione, pari al 19,37% del capitale post-aumento, Piazzetta Cuccia si è fatta carico della quota maggiore, sottoscrivendo una partecipazione del 5,64%. La comunicazione è stata fatta alla Consob dopo il deposito dell’attestazione del nuovo capitale sociale di Unipol. L’assenza di ulteriori comunicazioni entro i termini normativi, oltre a confermare la posizione dominante di Finsoe (titolare del 31,4% del capitale ordinario e del 51% di quello totale), lascia supporre che anche il fondo americano Blackrock, che aveva rilevato una quota del5%al di fuori dell’aumento di capitale, non si sia diluita all’esito della ricapitalizzazione. Mediobanca, che grazie all’operazione Unipol-Fonsai ha messo in sicurezza 1,1miliardi di crediti verso l’ex gruppo dei Ligresti, come era prevedibile ha fatto lo sforzo maggiore, rilevando il29%delle azioni non sottoscritte. Le altre dieci banche del consorzio si sono suddivise la restante parte dell’inoptato, pari al 13,72% del capitale post-aumento: è ragionevole ritenere che le quote in capo agli altri istituti (Unicredit, Barclays, Credit Suisse, Deutsche Bank, Nomura, Ubs, Banca Akros, Banca Aletti, Banca Carige eCentrobanca) si attestino sotto il 2%, con un punto di domanda per Unicredit che potrebbe aver assicurato un impegno maggiore in qualità di regista, assieme a Mediobanca, del salvataggio di Fonsai da parte di Unipol.Le banche del consorzio intendono muoversi in modo coordinato per piazzare l’inoptato, cercando di replicare il successo del collocamento delle azioni Fonsai che si erano accollate. Il titolo Unipol, a causa della difficile giornata di Borsa, ha perso il 4,73%a 1,89 euro, sotto i 2 euro ai quali sono stati sottoscritti dalle banche i nuovi titoli.