di Lucio Sironi

Azimut, tra i maggiori gruppi italiani nel settore del risparmio gestito, dà impulso alla sua strategia di espansione fuori dall’Italia lanciando i primi fondi di AZ Global, società attiva nella gestione e distribuzione di strumenti di investimento in Turchia, nata dalla partnership siglata dal gruppo all’inizio del 2011 con la società turca Global Yatirim, holding di partecipazioni attiva in vari ambiti fra cui quello delle infrastrutture portuali, dell’immobiliare e dell’energia in aggiunta alle attività finanziarie, quotata alla borsa di Istanbul dal 2005. Lo scorso febbraio Azimut ha partecipato a un aumento di capitale di Global Portfoy, fino ad allora detenuta da Global Investment, diventando cosi azionista al 60% della società di gestione. Al contempo ha acquisito il 5% di Global Menkul, uno dei principali broker e distributori finanziari in Turchia, attraverso il quale intende gettare le basi per una rete di distribuzione di prodotti finanziari secondo il modello sviluppato in Italia, fondato su integrazione tra gestione e distribuzione. L’investimento complessivo si aggira sui 5 milioni. Il team di sette gestori sarà affiancato dal team di consulenza finanziaria di Global Menkul. AZ Global, guidata dal ceo Giorgio Medda, introdurrà nel mercato turco prodotti finora poco diffusi. «Le potenzialità del mercato turco sono evidenti», spiega Pietro Giuliani, presidente e ad del gruppo Azimut, «se si considera che tutta l’industria turca (28,2 miliardi di dollari, ndr) è poco più grande delle masse gestite globalmente dal nostro gruppo (l’equivalente di 24 miliardi in dollari, ndr). Inoltre, grazie alla presenza sul Bosforo, potremo offrire ai clienti italiani le opportunità di investimento del mercato turco, in grande crescita». Giuliani è convinto che lo sviluppo all’estero resti fondamentale per la crescita di Azimut e conferma la scelta di muoversi attraverso joint venture con partner locali. Tra le aree più interessanti segnala il Sudamerica. Il numero uno di Azimut ha lanciato anche l’ennesimo allarme sulla situazione del settore: «In Italia nessuno sta investendo sulla gestione», dice Giuliani, «stiamo diventando anche in questo settore una colonia dove i canali distributivi importano prodotti stranieri o comunque gestiti dall’estero. La nostra scelta è invece mantenere un’industria locale del risparmio gestito, per di più integrandola con l’attività di consulenza e distribuzione, per formare un modello originale e che anzi intendiamo esportare come stiamo facendo oggi in Turchia». In questo momento su 19 miliardi di masse gestite da Azimut un miliardo è stato raccolto fuori dall’Italia. L’obiettivo è arrivare al 10% entro il 2014, quando il complessivo è atteso a quota 24 miliardi. Confermata comunque anche la volontà di espansione in Italia, avendo a disposizione una cassa di circa 160 milioni e una quota di azioni proprie attorno all’8% che potrebbe essere utilizzata per acquisizioni o integrazioni se dovessero presentarsi opportunità interessanti. Nel frattempo la società ha lanciato sette nuovi comparti del fondo lussemburghese Az Fund 1. Due di questi (market neutral e global macro) saranno curati da un team di quattro money manager appena arrivato in Azimut e proveniente dalla fiorentina Soprarno (Banca Ifigest), guidato da Alessandro Bortolotti e Gianluca Gabrielli e che opererà da Lugano. (riproduzione riservata