Pesa sulle compagnie assicurative l’alta esposizione al debito italiano, che, secondo le più recenti stime Ania, ammonta a 230 miliardi di euro di titoli di Stato e altri 90 miliardi in titoli corporate. Per gli analisti di Fitch, si tratta di un fianco scoperto, che potrebbe minacciare l’adeguatezza patrimoniale delle compagnie italiane qualora lo spread rimanesse alto per lunghi periodi. L’agenzia si aspetta che la crescita nei rami vita resti sottotono nel 2012 e per la maggior parte del 2013, a causa delle sfavorevoli condizioni macroeconomiche e dell’impatto sui redditi delle famiglie dalle misure di austerità. La redditività continuerà inoltre a risentire dalla persistente volatilità dei mercati. Tuttavia, rispetto al 2011, Fitch prevede che le perdite di embedded value nei prodotti a partecipazione potrebbero diventare piccoli profitti nel 2012, grazie al restringimento degli spread.
C’e inoltre il rischio, per quanto minore rispetto a quanto visto nel 2011 soprattutto nell’ultimo trimestre, che i riscatti aumentino in un momento di debolezza dei mercati, il che comporterebbe vendite in perdita per soddisfare la maggiore richiesta di liquidità che ne deriverebbe. Nei comparti danni le condizioni del mercato sono migliorate rispetto alle perdite nell’underwriting registrate nel 2009 e 2010, grazie a una migliore selezione del rischio e a forti iniziative sui prezzi, soprattutto nell’rc auto. Tuttavia, Fitch ritiene che la crescita resterà debole nel 2012 e nel 2013, anche per effetto del calo del mercato auto.