La Federal Housing Finance Agency (Fhfa), l’ente parastatale Usa che supervisiona i due giganti dei mutui Fannie Mae e Freddie Mac, va all’attacco contro i colossi del credito. Sarebbe infatti in arrivo in queste ore una causa contro big del calibro di Bank of America, Jp Morgan, Goldman Sachs e Deutsche Bank (gli istituti coinvolti sarebbero in totale almeno una dozzina), con accuse che non sono certo una novità visto che sono state già circostanziate in diversi rapporti del Congresso Usa e di organismi indipendenti negli ultimi anni. In pratica, come per primo ha riportato il New York Times, le banche avrebbero mentito sugli investimenti strutturati legati ai mutui, tossici, che commercializzavano prima e durante lo scoppio della bolla suprime. Per Washington, Goldman e soci non avrebbero effettuato le due diligence previste dalle normative sugli investimenti finanziari e oltretutto avrebbero falsificato e gonfiato i bilanci degli emettitori dei titoli. Fannie Mae e Freddie Mac hanno perso oltre 30 miliardi di dollari in gran parte proprio per l’acquisto di mortgage backed security allo scoppio della bolla nel 2008. Perdite che sono state coperte prevalentemente con i soldi dei contribuenti americani (tralasciando l’effetto domino in tutto il mondo e la crisi che ancora stiamo attraversando). Per il New York Times forse non si metterà in discussione l’esistenza e l’operato dei colossi bancari ma i profitti dell’intero settore finanziario sono in dubbio per anni a venire.