Si sono aperti nel week end appena concluso gli incontri annuali del settore riassicurativo a Montecarlo.

Una data particolare quella di apertura: l’11 settembre 2011, dieci anni dopo l’evento che ha cambiato gli scenari mondiali del rischio. Quante cose sono cambiate da allora?
Il 2011 non si è decisamente aperto bene per il settore: un I semestre record per i danni assicurati causati da catastrofi naturali (70 mld di dollari secondo le stime di Swiss Re i danni da catastrofe naturale e disastri provocati dall’uomo nel primo semestre 2011); eppure i prezzi non dovrebbero conoscere particolari incrementi il prossimo anno, secondo quanto riporta il quotidiano francese Les Echos.

I fondi propri delle compagnie di riassicurazione rimangono ciò nonostante in buona forma. Siamo lontani dagli anni neri che sono seguiti all’11 settembre 2001 e al 2005 dell’uragano Katrina. «Le capacità dei riassicuratori rimangono in eccedenza», stima uno specialista, soprattutto in Europa, relativamente risparmiata dagli eventi climatici estremi. Le tariffe avrebbero dunque forti chance di restare stabili nella media, a meno che il modello matematico di previsione dei rischi RMS (Risks Management Solutions), utilizzato da gran parte delle società, non porti “scompiglio”. Prevede infatti una forte crescita della sinistrosità legata a piccoli e medie tempeste in Francia, UK e Danimarca, cosa che potrebbe comportare un aumento dei prezzi riassicurativi nel settore auto ed abitazione.