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L’ISVAP ha dato il suo ok alla nascita del polo assicurativo vita del gruppo Intesa Sanpaolo, previsto dal piano di impresa del gruppo e da lungo tempo la centro dell’iter autorizzativo.
L’Istituto di vigilanza ha infatti autorizzato la fusione per incorporazione di Intesa San Paolo Vita Spa, Centrovita Assicurazioni S.p.A. e Sud Polo Vita S.p.A. in EurizonVita Spa, che successivamente cambierà la denominazione sociale in Intesa San Paolo Vita Spa.
L’integrazione delle attività assicurative vita del gruppo Intesa Sanpaolo era stata avviata  nel giugno 2009 ed ha ricevuto nei mesi scorsi il benestare dell’Antitrust.
La fusione porta alla nascita di una delle maggiori compagnie vita italiane: secondo le statistiche dell’ANIA nel 2010 per raccolta il gruppo Intesa Sanpaolo si collocava al sesto posto in Italia con una quota di mercato del 5,5%.
Nel 2010 i premi netti della raccolta assicurativa ammontavano a oltre 11 miliardi, per un risultato della gestione assicurativa vita di 616 milioni, in crescita di quasi il 15%.
Intesa Sanpaolo punta ad una quota di mercato di circa il 30% nella nuova produzione per una raccolta complessiva di oltre 40 miliardi di nuovi premi nel triennio.
Dalle attività di bancassicurazione il gruppo si attende un contributo di circa 1,1 miliardi ai risultati 2013 del gruppo.
Per la sola Intesa Sanpaolo Vita il piano prevede al 2013 riserve tecniche per 85 miliardi dai 67 miliardi pro-forma del 2010 e 26 milioni di sinergie di costo tra le 4 compagnie coinvolte, oltre che la semplificazione della gamma prodotti.
Delle 4 assicurazioni che confluiranno in Intesa Sanpaolo Vita le due maggiori sono Intesa Vita (ex joint venture con Generali) ed Eurizon Vita, rispettivamente con 28 e 27 miliardi di riserve tecniche. CentroVita (ex joint venture con Bnp Paribas) e Sud Polo Vita hanno invece riserve rispettivamente per 3 e 8 miliardi.