Doppio appuntamento per Mediobanca: se oggi scade il termine per le disdette dal patto di sindacato in via di rinnovo, lunedì sarà l’ultimo giorno utile per la presentazione delle liste di minoranza per il cda che sarà nominato il 28 ottobre. Quanto alla prima scadenza, a parte per una quota dello 0,1% del capitale, i giochi sarebbero praticamente fatti: come annunciato dopo la riunione del patto del 21 settembre, a chiamarsi fuori saranno i tre gruppi esteri Sal. Oppenheim (1,70% del capitale sociale), Commerzbank (stessa quota) e Santusa Holding (1,84%). Dal momento che il nuovo accordo prenderà il via con l’anno nuovo, i tre soci hanno tempo fino al 31 dicembre per vendere le azioni. Posto che le grandi manovre sono già state fatte, nell’ambito dell’ultimo giro di consultazioni tra i grandi soci effettuato in questi giorni, ieri sera mancava all’appello soltanto uno 0,1% del capitale. Gli azionisti cui fa capo, pertanto, in linea teorica potrebbero sfruttare l’ultimo giorno utile per fare un passo indietro. In parallelo, l’ultimo trimestre del 2011, un periodo di transizione dal vecchio al nuovo accordo, potrà già essere sfruttato (con la complicità delle quotazioni di Borsa compresse dalla crisi) da quei soci che hanno ottenuto il permesso di salire proprio in occasione dell’ultima riunione del patto. Si tratta, soprattutto, del Gruppo Gavio, che rispetto all’attuale 0,08% potrà arrotondare fino all’1 per cento.
Lunedì, invece, scadrà il termine per la presentazione delle liste di minoranza per il rinnovo del cda. Stando alle ultime indiscrezioni, si profila un testa a testa tra il professore della Bocconi Francesco Giavazzi, promosso da Assogestioni, e il presidente di Carisbo Fabio Roversi Monaco, sponsorizzato dalle Fondazioni azioniste. Per stabilire chi dei due avrà la meglio, bisognerà vedere con quale partecipazione la pattuglia dei fondi si presenterà in assemblea. Intorno a tale quota, ci sarebbe più incertezza che intorno a quella delle Fondazioni, che dovrebbero riuscire a coagulare il 9 per cento.