Aumentano ancora le denunce di malattia professionale: dopo la notevole crescita nel 2009 ecco

un’ulteriore accelerazione nel 2010 con oltre 42 mila casi (+58% in 5 anni). Ma più che ad un aggravamento del rischio tecnopatico, il fenomeno può ricondursi all’emersione delle cosiddette malattie “perdute”.

Catalizzatori dei repentini incrementi una maggiore consapevolezza della tutela assicurativa e le nuove tabelle delle patologie con “presunzione legale di origine“ (D.M. 09/04/08). Alla prima ha contribuito l’impegno in formazione/informazione degli operatori del settore (INAIL, parti sociali, medici di famiglia,ecc.) mentre l’introduzione in tabella dell’indicazione nominativa delle patologie, ne ha agevolato l’individuazione. Riconoscimento privilegiato sul piano probatorio anche per le malattie muscolo-scheletriche da sovraccarico bio-meccanico e movimenti ripetuti, ora inserite in tabella: vere protagoniste del record di denunce (+158% in 5 anni), le quasi 26 mila denunce del 2010 rappresentano il 60% del totale. Ancora rilevanti le ipoacusie (6 mila casi), stabili o in diminuzione malattie tradizionali come quelle respiratorie o cutanee mentre un significativo aumento caratterizza le malattie da asbesto e i tumori. Fonte: INAIL