L’ISVAP ha emanato l’annunciato provvedimento (il n. 2934 del 27 settembre 2011) che reitera le misure anticrisi, con le modifiche ed integrazioni al regolamento n. 28 del 17 febbraio 2009, concernente l’attuazione delle disposizioni in materia di criteri di valutazione degli elementi dell’attivo non destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell’impresa e al regolamento n. 37 del 15 marzo 2011 concernente l’attuazione delle disposizioni in materia di verifica di solvibilità corretta.

Il regolamento era molto atteso dal settore considerando che le assicurazioni sono tra i maggiori investitori in titoli di stato e che questi pesano per oltre 200 miliardi di euro nei loro portafogli.

“Dobbiamo fare il possibile perché prevalgano le esigenze di tutela del merito nel medio periodo rispetto a esigenze meramente contabili in quello che io ritengo essere un periodo transitorio di svalutazione dei titoli di Stato“, aveva dichiarato il presidente dell’Isvap Giannini, in occasione dell’Insurance Day, sottolineando che  sarebbero state tenute in considerazione due esigenze fondamentali: stabilità delle imprese e tutela dei consumatori.

Le assicurazioni potranno dunque continuare a investire ancora in Btp: secondo le nuove regole, già a partire dai prossimi bilanci individuali trimestrali e per tutto il 2011, le compagnie potranno sterilizzare una fetta più grande delle proprie minusvalenze, quindi con qualche concessione in più rispetto al passato.
I provvedimenti anticrisi già in vigore consentivano di tener conto ai fini del calcolo della solvibilità sia dei prestiti subordinati, sia delle minusvalenze sterilizzate fino a un massimo del 50% del margine. Si trattava di valore cumulato di cui solo il 20% poteva essere costituito da azioni e obbligazioni. Ora quella soglia del 50% è stata elevata al 70% a condizione però che la durata dei prestiti subordinati non sia inferiore ai tre anni e che le ulteriori minusvalenze siano relative ai titoli di Stato dell’Unione europea.