Il cantiere è stato avviato oltre due anni fa e finalmente la nascita del maxipolo bancassicurativo di Intesa Sanpaolo potrà prendere forma. Gli ultimi documenti integrativi sono stati consegnati il 9 settembre e lunedì 11 l’Isvap, l’istituto di controllo del settore, ha dato il tanto atteso via libera all’operazione.

Una riorganizzazione che rappresenta un tassello molto importante all’interno del piano industriale presentato in aprile dall’amministratore delegato diIntesa Sanpaolo, Corrado Passera, e che era stata congelata a suo tempo dall’Antitrust in attesa della soluzione del nodo Generali-Agricole. Poi, alla fine dello scorso anno, l’autorità alla concorrenza ha chiesto all’istituto di Ca’ de Sass impegni aggiuntivi e la questione ha trovato una soluzione: la banca dovrà vendere sulla sua rete esclusivamente prodotti assicurativi del gruppo (niente polizze di terzi, quindi) e le Generali, azioniste di Intesa Sanpaolocon il 5% del capitale, dovranno essere tenute fuori della decisioni in materia assicurativa. Ma non era ancora finita. Ci sono voluti altri nove mesi perché anche l’Isvap di Giancarlo Giannini concedesse il suo disco verde. Le pratiche aperte davanti alle autorità, dopo la lunga trafila, sono quindi definitivamente archiviate. Ma in realtà la parte difficile inizia proprio adesso. Ora c’è infatti bisogno di cominciare a lavorare per raggiungere gli obiettivi fissati dal piano industriale triennale della banca: dall’integrazione delle quattro compagnie assicurative del gruppo, Intesa Vita, Centrovita e Sudpolo Vita, che confluiranno tutte in Eurizon Vita, sono attese sinergie di costo per 26 milioni di euro. Ma soprattutto la nuova società, che successivamente cambierà nome in Intesa Sanpaolo Vita e sarà la sesta in Italia con una quota del 5,5% del mercato, dovrà incrementare le sue riserve tecniche dai 67 miliardi pro-forma di fine 2010 agli 85 miliardi attesi nel 2013, con una crescita pari quindi all’8,5% all’anno. Dalle attività di bancassicurazione (inclusi fabbrica e distribuzione) il gruppo si attende poi un contributo di circa 1,1 miliardi sui risultati 2013 di Intesa Sanpaolo e la nuova compagnia Vita punta a una quota di mercato di circa il 30% nella nuova produzione per una raccolta complessiva di oltre 40 miliardi di nuovi premi nel triennio. Traguardi fissati nero su bianco da Passera lo scorso aprile e per raggiungerli Intesa Sanpaolo Vita dovrà spingere l’acceleratore sull’attività cross-selling, offrendo polizze vita e danni agli 11 mila clienti che già oggi si servono nelle oltre 5.500 filiali del gruppo. Una sfida impegnativa che deve fare i conti con l’esplodere della crisi finanziaria di questi mesi.

Oltre che con la disaffezione che i risparmiatori sembrano mostrare da un po’ di tempo a questa parte nei confronti delle polizze vita vendute allo sportello: da inizio anno a fine luglio, secondo i dati raccolti dall’Ania (l’associazione delle compagnie) l’ammontare di nuovi premi emessi è stato di 34,7 miliardi il 31,1% in meno rispetto all’analogo periodo del 2010. Una flessione determinata in gran parte proprio dal canale bancario visto che gli sportelli, in questi mesi, hanno spesso preferito collocare altri prodotti (come per esempio le obbligazioni bancarie) perché più utili per raccogliere liquidità, trascurando le polizze. In realtà, Intesa Sanpaolo, almeno per ora, si è mossa in netta. A marzo, per esempio, Eurizon Vita evidenziava una raccolta lorda Vita sostanzialmente stabile a 1,8 miliardi e Intesa Vita chiudeva addirittura con una crescita del 39% rispetto al primo trimestre del 2010. Ma il gruppo nulla ha potuto di fronte all’andamento sfavorevole dei mercati: nel primo semestre 2011 il risultato complessivo dell’attività assicurativa di Intesa Sanpaolo (che comprende tutto il nuovo polo oltre alle compagnie danni) è stato di 285 milioni, in calo del 19,7%, soprattutto per la flessione del ramo Vita (-79 milioni) che ha risentito soprattutto dell’andamento sfavorevole della gestione finanziaria. E in questi numeri non c’è ancora l’effetto della bufera che ha travolto i mercati a luglio e agosto (riproduzione riservata)

Anna Messia