Per guadagnare sulle difficoltà del Vecchio Continente, le cui banche avrebbero bisogno di 1.000 miliardi di $, il report suggerisce di acquistare cds su un indice composto da titoli finanziari europei e puntare contro l’euro 

di Susan Pulliam e Liz Rappaport

The Wall Street Journal Europe

Uno dei principali strategist di Goldman Sachs ha redatto per gli hedge fund clienti un rapporto con previsioni particolarmente negative e alcuni suggerimenti su come poter sfruttare la crisi economica in Europa. In un rapporto di 54 pagine, datato 16 agosto, inviato a centinaia di clienti istituzionali di Goldman, Alan Brazil, strategist che siede nella sala operativa della società, sostiene che potrebbero essere necessari circa 1.000 miliardi di dollari di capitali per mettere al sicuro le banche europee.

 

Non bastasse, le piccole aziende Usa, che un tempo facevano da traino nella creazione di posti di lavoro, sono ancora in difficoltà, mentre i livelli di crescita cinesi potrebbero non essere sostenibili. «Siamo alle solite: risolvere un problema di debiti aumentando i debiti non risolve il problema di fondo. E gli Stati Uniti possono continuare a deprezzare la valuta che è punto di riferimento a livello mondiale?», scrive Brazil. Tra le varie idee dello strategist per speculare su un’analisi così pessimistica, è incluso un sofisticato gioco di opzioni che offre un modo per puntare sul ribasso dell’euro, attraverso un indice dei contratti di assicurazione sul credito dei titoli finanziari europei. Il rapporto contiene anche informazioni dettagliate sulle istituzioni finanziarie europee e osservazioni taglienti sulla gravità dei problemi in Europa, Usa e Cina. Sollecitato dalla stampa, un portavoce di Goldman ha dichiarato che «d’ufficio, le istituzioni finanziarie pubblicano rapporti che suggeriscono strategie di investimento adatte alle necessità dei propri clienti. Se i clienti desiderano mettere al riparo le loro attuali posizioni o detenere posizioni a breve o a lungo termine, il nostro obiettivo è di aiutarli a rispondere alle sfide che il mercato presenta». Sempre attraverso il portavoce, il cinquantasettenne Brazil ha fatto sapere di non volere rilasciare commenti in merito.

 

Il rapporto arriva nel momento in cui Goldman e i suoi principali concorrenti si trovano a competere per operazioni bancarie e attività di consulenza richieste da quelle stesse nazioni europee contro cui la banca americana consiglia ai propri clienti di scommettere. Due giorni fa, Goldman Sachs e altri due grandi istituti bancari hanno ospitato a Londra un vertice in cui il viceministro spagnolo dell’Economia, José Manuel Campa, ha presentato le misure fiscali di austerity adottate dal suo Paese. Goldman vanta una posizione leader tra le banche nella promozione e le vendite del debito pubblico spagnolo. Prima della crisi del 2008, Goldman e altri grandi di Wall Street avevano spinto gli hedge fund loro clienti a puntare sul ribasso del mercato immobiliare tramite i credit default swap (cds). In alcuni casi, Goldman sceglieva la componente al ribasso di tali transazioni, nonostante stesse contemporaneamente vendendo quella in rialzo ai propri clienti. A ogni modo, le idee contenute nel rapporto di Brazil sono diverse dai prodotti legati ai mutui venduti dalla stessa Goldman, perché i suoi suggerimenti coinvolgono prodotti finanziari reali, come opzioni e indici. Nelle prime pagine del testo, Goldman scrive in grassetto che altri trader di Goldman, o «personale di Goldman Sachs», potrebbero già avere agito in base al materiale contenuto nel rapporto. Di certo, le nere previsioni di Brazil per l’Europa non sono un fenomeno isolato: i ribassi sull’Europa abbondano in questi giorni a Wall Street. La divisione Global Economics, Commodities and Strategy Research di Goldman Sachs, per esempio, lo scorso giugno aveva diffuso un rapporto sulle valute estere che indicava le prospettive di puntare al ribasso contro l’euro a favore del dollaro e del franco svizzero. Anche altre banche di investimento dispongono di strategist che forniscono ai loro hedge fund nuovi spunti per le contrattazioni. Il rapporto, pubblicato dal gruppo Hedge Fund Strategies della divisione titoli di Goldman, offre una panoramica sulle indicazioni per le operazioni degli hedge fund sviluppate da strategist come Brazil, che fanno parte del comparto operativo di Goldman piuttosto che del suo gruppo di ricerca. Queste figure siedono a fianco degli operatori che si occupano delle contrattazioni per i loro clienti. A differenza degli analisti delle sezioni di ricerca, estranei alle informazioni relative alle attività dei clienti della società, dalle loro scrivanie gli strategist dispongono di un posto in prima fila sull’andamento degli investimenti dei clienti. Sono in grado di individuare un’ondata di interesse tra gli hedge fund nel puntare al ribasso su determinati settori e osservano i volumi delle contrattazioni prosciugarsi o esplodere. Rispetto alle opinioni degli analisti, il loro punto di vista è aggiornato da informazioni più numerose, e spesso confidenziali, sui clienti, elemento che rende le loro ricerche e le loro idee molto apprezzate dagli operatori. Il rapporto stesso annota che Goldman non considera ricerche le informazioni incluse al suo interno: «Questo materiale non rappresenta una consulenza indipendente e non è un prodotto di Global Investment Research». I manager degli hedge fund sono scoraggiati dal far circolare i rapporti di Brazil e ogni pagina reca il nome dell’hedge fund cliente del fondo. Non è chiaro se qualche cliente abbia effettuato operazioni sulla base dei consigli contenuti nel rapporto.

 

Il rapporto di Brazil offre commenti e dettagli sui problemi dei mercati che normalmente non compaiono nelle ricerche ad uso pubblico. A suo dire, gli hedge fund dovrebbero correre ai ripari. Brazil espone dettagliatamente i prestiti di 77 istituzioni finanziarie europee, identificandone alcune particolarmente indebitate rispetto alle altre. A detta dei manager degli hedge fund, questo genere di particolari è prezioso per gli investitori che cercano di puntare al ribasso attraverso i cds su singole banche europee. Per quegli investitori che vogliono portare avanti puntate più ampie contro le istituzioni finanziarie europee, Brazil suggerisce di acquistare un cds a cinque anni su un indice che riflette il livello di credito di un gran numero di società europee. Circa il 20% dei membri dell’indice iTraxx Europe series 9 è infatti costituito da banche e compagnie di assicurazione. Lo strategist suggerisce infine un’opzione di vendita a sei mesi, dando agli investitori il diritto di puntare contro l’euro rispetto al franco svizzero. L’euro «potrebbe indebolirsi se verranno approvati ulteriori pacchetti di aiuti finanziari o misure di stimolo da parte dei governi europei» scrive Brazil.

 

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