Fondiaria-Sai è pronta a ridiscutere l’accordo di bancassicurazione con il Banco Popolare. Lo ha dichiarato in una intervista a Reuters l’amministratore delegato della compagnia assicurativa Emanuele Erbetta. «Il rapporto con Banco Popolare – ha detto Erbetta – è di amicizia e collaborazione. In questi ultimi mesi la raccolta ha subito una frenata per l’operazione di aumento di capitale. È un investimento che assorbe molto capitale. Vogliamo ragionare con loro per trovare una soluzione. Tutte le opzioni sono possibili». Da ricordare che la joint-venture, denominata Popolare Vita e con scadenza nel 2017, è detenuta per il 50% più un’azione da Fonsai e per la parte restante dall’istituto guidato da Pier Francesco Saviotti. Il deconsolidamento della società avrebbe un impatto positivo sul Solvency I della compagnia di circa 30 punti base.A fine giugno, secondo i dati comunicato da Fonsai qualche giorno fa, tale indicatore si attestava al 126%, calcolato proforma considerando gli effetti dell’aumento di capitale, mentre al 4 agosto scorso, uno dei giorni più difficili dei mercati finanziari, era pari al 112 per cento. «Il nostro target – ha spiegato in proposito Erbetta – è al 140%, un target di tranquillità. Stiamo lavorando per centrarlo nel più breve tempo possibile». Per raggiungere l’intento, la compagnia prenderà in esame operazioni di capital management come la cessione «di tutto ciò che non è core e, per la parte assicurativa, delle attività di nicchia specializzate e di quelle non italiane, come la serba Ddor», mentre è escluso dalla lista il polo Liguria-Sasa, «che è invece un asset strategico» (nei mesi scorsi erano saltate le trattative per la cessione a Clessidra). Ieri, intanto, a Piazza Affari, le azioni Fonsai sono balzate del 2,37 per cento.