Il consiglio di amministrazione di Fondiaria-Sai che si è riunito ieri, stando a indiscrezioni, avrebbe preso in esame le critiche mosse dal fondo Amber, da poco entrato nella compagine soci sfruttando l’aumento di capitale con una quota appena sopra il 2 per cento. Recenti critiche del mercato, nei mesi scorsi più volte rilanciate da stampa e analisti e presumibilmente raccolte anche dal fondo di matrice anglosassone, mettevano nel mirino gli eccessivi compensi – in forma di bonus, gettoni, consulenze e quant’altro – intascati dalla famiglia Ligresti. Sul banco degli imputati anche i rapporti con parti correlate, cui si ricollega tutta una serie di operazioni che secondo le critiche più dure sarebbero state congegnate apposta per caricare le perdite a valle sulla quotata Fonsai e girare i profitti a monte su società non quotate e saldamente in mano alla famiglia dell’ingegnere siciliano. Tutte accuse riferite al vecchio management, è vero, ma che, nel caso in cui dovessero effettivamente rivelare una gestione della compagnia a tutto vantaggio dei Ligresti, andrebbero a porre seri problemi anche al nuovo cda. Che sarà chiamato a intervenire in maniera efficace per eliminare ogni traccia di questo tipo di comportamento. Altrimenti, il rischio che il nuovo board corre è di diventare complice.