GIOVANNI PONS

 

Il tentativo di far entrare Diego Della Valle nel cda di Mediobanca scalzando Jonella Ligresti è andato a vuoto ma non è senza significato. Innanzitutto segnala il piano non riuscito di alcuni azionisti e consiglieri, tra cui i manager di piazzetta Cuccia e Marco Tronchetti Provera, di voler ridurre ai minimi termini l’influenza della famiglia Ligresti nel sistema. La prudenza di Pesenti e Benetton, invece, è da ricondurre alla battaglia che Della Valle sta conducendo in Rcs, dove Pesenti è presidente del patto di sindacato da cui il fondatore della Tod’s vorrebbe divincolarsi. Ora c’è da chiedersi a fronte di che cosa Della Valle ha fermato il blitz che lo avrebbe proiettato nella stanza dei bottoni di piazzetta Cuccia in qualità di undicesimo socio della banca, un pelo davanti alla Pirelli. Il sospetto di qualche osservatore esperto dei salotti riporta ancora alla casa editrice che pubblica il Corriere della Sera. Poiché i Ligresti possiedono una quota del 5% del capitale Rcs, e poiché la liquidazione di questa quota potrebbe servire a migliorare, seppur non di molto, la situazione finanziaria della Fonsai, Della Valle potrebbe ora trovare nei Ligresti una sponda importante per far passare la sua idea di alleggerimento del patto. E poi avanzare un’offerta per quel 5% che gli permetterebbe di rafforzarsi in maniera consistente nella

compagine azionaria del gruppo editoriale insieme a un altro 5% da acquistare sul mercato.