Idee All’apertura delle scuole tornano d’attualità le soluzioni per accumulare un capitale da piccoli per la laurea o l’inizio di un’attività 

di Gabriele Frontoni

Investire in tenera età. Le spese sempre crescenti dedicate alla cura e all’istruzione dei figli si sono tradotte in una domanda: perché dover aspettare fino al compimento del diciottesimo anno di età per instradare i propri pargoli al mondo degli investimenti finanziari? Meglio iniziare per tempo, con prodotti di risparmio tutelati e sicuri, capaci di garantire un piccolo gruzzoletto al proprio erede quando più ne avrà bisogno, ovvero quando dovrà affrontare il mondo dell’università o del lavoro. È sulla scia di questa domanda crescente di prodotti studiati ad hoc per i più piccoli che il mondo della finanza si è scatenato mettendo sul piatto una serie di formule destinate a soddisfare le esigenze dei genitori più ansiosi.

E alla riapertura imminente delle scuole queste formule tornano sotto i riflettori. Si parte dalla più tradizionale offerta bancaria, fatta di piani di accumulo e depositi a risparmio, che prevedono il rilascio da parte della banca di un libretto, in grado di abbinare una piccola rivalutazione delle somme versate alla quasi totale gratuità del rapporto tra il bambino e l’istituto di credito, mediato attraverso l’azione dei genitori e con imposta di bollo a carico della banca. È questo il caso, per esempio, del Conto tuo baby 0@10 di Banca Sella, un deposito a risparmio nominativo intestato ai bambini fino ai 10 anni sul quale operano i genitori. «Tutti i movimenti sono segnati su un libretto che viene consegnato all’apertura e consultabili online attraverso i servizi internet e mobile banking», si legge nel prospetto.

 

Non solo. Per ogni Conto tuo baby 0@10 la banca devolve 3 euro a favore di Unicef sostenendo così il progetto Unicef Kirghizistan diritto alla scuola e al gioco. Ma quali sono le condizioni offerte dal conto? Canone mensile gratuito, operazioni illimitate, spese liquidazioni annuali, rendiconto annuo, imposta di bollo all’apertura a carico della banca e un tasso creditore dello 0,75% lordo su base annua. Due diverse opzioni dedicate ai bambini fino a 12 anni anche per Cariparma che consente di aprire il piano risparmio Vyp junior avvenire più personalizzabile per accumulare nel tempo un capitale da utilizzare per le esigenze del figlio. Il piano prevede versamenti programmati e flessibili mensili o annuali con la possibilità di versamenti aggiuntivi occasionali con un importo e frequenza modificabili in qualsiasi momento, nessuna commissione di uscita in caso di riscatto del capitale investito, capitale garantito al riparo dai trend negativi di mercato grazie al consolidamento annuale degli interessi riferiti alle performance positive e riscatto del capitale maturato investito (totale o parziale) sempre possibile al raggiungimento della maggiore età dell’intestatario. Oltre a questo, la banca offre la possibilità di aprire un libretto di risparmio nominativo Vyp Junior, al tasso dell’1% e senza costi di gestione, bolli a carico della banca, operazioni illimitate gratuite, nessuna spesa di liquidazione interessi e chiusura contabile e nessuna spesa di estinzione. Offerte simili anche in casa Unicredit banca che propone il deposito a risparmio Genius bimbi, destinato ai bambini di età compresa tra 0 e 12 anni. Si tratta di un libretto al portatore a condizioni agevolate che abbina, a un tasso vantaggioso (0,75% annuo), zero spese di apertura e di gestione. Per i più grandicelli, dai 13 ai 17 anni, invece, la formula proposta daUnicredit è quella del conto di deposito nominativo gratuito, Genius Teen, che include gli strumenti di base (come il bancomat) e consente di effettuare allo sportello e al bancomat le tipiche operazioni di versamento e prelievo di contanti o ricarica del cellulare. Ma a quali condizioni? È previsto lo 0,75% di interesse annuo per giacenze fino a 2 mila euro e 0,5% per la parte eccedente. Oltre a operazioni illimitate. MentreUbi banca per i ragazzi fino ai 12 anni di età ha lanciato l’iniziativa Clubino che prevede un libretto di risparmio remunerato al tasso lordo dell’1% e una serie di premi in base all’importo accumulato ogni anno. Intesa Sanpaolo punta invece su Insieme per domani, una formula legata ai fondi di Eurizon capital sgr con cui è possibile investire nel tempo piccole somme di denaro (a partire da 50 euro) e costruire un capitale nel medio-lungo periodo: il beneficiario indicato potrà disporne liberamente alla data scelta dal sottoscrittore al momento dell’attivazione del servizio (e comunque dopo il compimento del 18° anno di età se minorenne al momento dell’apertura del piano). Il gruppo Intesa Sanpaolo ha in gamma anche il libretto di deposito nominativo Under 18 che prevede un tasso creditore annuo lordo dell’1,5%. L’aliquota fiscale sui tassi di questi depositi è del 27%, ma dal 2012 risulterà più conveniente perché la manovra di luglio l’ha abbassata al 20%. Per chi invece desiderasse affidare a un prodotto assicurativo il futuro dei propri figli, predisponendo per tempo un piano di accumulo destinato a sostenere le spese per gli studi o per l’avvio di un’attività lavorativa, Alleanza consente di sottoscrivere la polizza vita Farpiù, i cui premi si rivalutano di anno in anno in base alla gestione del Fondo euro San Giorgio, con rendimento minimo garantito del 2% annuo. E alla scadenza, Farpiù garantisce un capitale erogabile in cinque annualità o in un’unica soluzione a beneficio del figlio o del nipote. Mentre in caso di morte del contraente, la compagnia si farà carico di completare il piano dei versamenti, garantendo la prestazione inizialmente assicurata. Si chiama invece Primodomani risparmio il piano di accumulo a versamenti ricorrenti destinato ai figli messo a punto dalle Assicurazioni Generali. Il piano offre la possibilità di effettuare anche versamenti extra nel corso dell’anno, per permettere al ragazzo e ai genitori di riuscire ad accantonare anche ulteriori somme di denaro (versamento minimo di 300 euro), come le mance di nonni e parenti. Non solo. Il piano dà la possibilità di effettuare prelievi parziali senza penali in occasione di alcuni eventi legati alla crescita, in modo da dare la possibilità alle famiglie, in caso di necessità, di prelevare una parte delle risorse accantonate. Questo può essere utile per pagare un viaggio di studio importante per il proprio figlio, o anche solo per acquistare il suo primo computer. Tuttavia tale possibilità ha limitazioni in termini di prelievo massimo, per tutelare in ogni caso la finalità del piano, ovvero garantire un capitale al ragazzo accompagnandolo verso il suo futuro. A partire dalla maggiore età del ragazzo il genitore potrà eventualmente cedere l’intestazione al figlio, che potrà utilizzare in libertà (fino al 26esimo anno di età) le risorse accumulate per iniziare la sua avventura da grande: frequentare l’università o inserirsi nel mondo del lavoro.

 

Sempre in tema previdenziale non vanno dimenticati i fondi pensione aperti o le polizze pip che hanno anche un vantaggio fiscale perché consentono ai genitori che li sottoscrivono per i figli a carico di poter dedurre dal loro reddito i contributi versati entro il tetto annuo di 5.165,47 euro complessivi. Tra i prodotti più amati e diffusi tra il popolo dei genitori desiderosi di creare un piccolo gruzzoletto per i propri figli continuano a trionfare le diverse offerte di Poste italiane che ha messo a punto, ormai da diverso tempo, due proposte differenti ma di eguale efficacia, ovvero i libretti nominativi e i buoni fruttiferi. Nel primo caso, l’offerta varia in maniera considerevole a seconda dell’età del bambino anche se resta costante il valore minimo iniziale di deposito (10 euro) e quello massimo (10 mila euro).

 

 

Il libretto postale Io cresco, per esempio, è dedicato ai bambini da 0 a 12 anni e può essere intestato esclusivamente al minore anche se aperto da entrambi i genitori oppure da un solo genitore delegato garantendo un tasso nominale annuo lordo dell’1,55% sulle somme depositate senza alcun costo di apertura o di gestione e l’esenzione dall’imposta di bollo. Per aprirlo, è sufficiente recarsi presso un qualsiasi ufficio postale con un documento d’identità valido e il codice fiscale del minore e dei genitori e il gioco è fatto. Almeno fino al raggiungimento del 12esimo anno di età. A quel punto il libretto Io cresco passerà in automatico alla tipologia Io conosco dedicato ai ragazzi dai 12 ai 14 anni che garantisce le stesse condizioni con l’aggiunta della Carta Io, rilasciata all’intestatario del conto che consente di versare e prelevare in tutti gli uffici postali e ritirare contante presso gli sportelli automatici Postamat. Tra i 14 e i 18 anni, invece, Poste italiane prevede la sottoscrizione del libretto Io capisco che raggiunti i 18 anni di età viene automaticamente convertito in libretto postale nominativo ordinario. Ma l’offerta di Poste italiane non si limita ai libretti di risparmio. I buoni fruttiferi postali dedicati ai minori sono studiati per offrire ai ragazzi, al compimento del 18esimo anno di età, l’opportunità di realizzare un progetto o un sogno nel cassetto. E così, genitori, parenti, amici, purché maggiorenni, possono regalare un buono intestabile soltanto ai minori da 0 a 16 anni e mezzo. E il rendimento? Alla scadenza i prodotti restituiscono sempre il 100% del capitale investito e gli interessi che maturano fino al compimento del 18esimo anno. L’ultima emissione offre 2,72% il primo anno e mezzo, 2,74% il secondo anno e poi via via fino a toccare il 3,97% dopo 10 anni e il 4,42% al termine del periodo massimo dei 18 anni. Collegato ai buoni dedicati ai minori c’è anche un piano di risparmio. Non solo. I buoni possono essere rimborsati anticipatamente, previa autorizzazione del giudice tutelare, con diritto alla restituzione del capitale investito e, dopo 18 mesi, dal riconoscimento degli interessi maturati. Tra l’altro la recente manovra di riforma fiscale delle rendite non ha interessato i buoni postali che continuano così a essere tassati con l’aliquota del 12,5% (se emessi dal 1997). (riproduzione riservata)