Axa sta valutando la possibilità di cedere la divisione attiva nel private equity per rientrare nei nuovi parametri di Basilea 3. In un comunicato che conferma indiscrezioni di stampa, il gruppo francese rende noto di avere avviato «lo studio di opzioni strategiche» a disposizione per Axa Private Equity che «potrebbero o no portare a una transazione». Lo studio è ancora in «una fase preliminare» e Axa sottolinea che il private equity resta una classe di attività «attraente», su cui intende continuare a investire. Secondo il quotidiano economico francese Les Echos, Axa ha dato mandato al Credit Suisse per esaminare la cessione di tutto o parte di Axa Private Equity, di cui per altro preferirebbe restare socio di maggioranza. La divisione sarebbe valutata tra 200 e 400 milioni di euro e si sarebbero già fatti avanti per mostrare il loro interesse la Cassa depositi del Quebec e il Gic, il principale fondo sovrano di Singapore. Anche il colosso del settore Kkr potrebbe essere tra gli interessati. Costituita nel 1996, Axa Private Equity è diventata una delle principali società del settore a livello mondiale, con 20 miliardi di euro di asset in gestione al 30 giugno scorso.