Imprese turistiche nel mirino dei pirati a caccia di identità da rubare. Questo il refrain dell’estate 2025 perché mai come quest’anno si sono verificati furti di dati sensibili, con le immagini di carte d’identità e passaporti, poi messe in vendita sul dark web. La causa sarebbero le soluzioni automatizzate utilizzate negli hotel per registrare il cliente al momento del check-in, tra cui Passportscan cloud. Quest’ultima è una delle più diffuse soluzioni, utilizzata dalle principali catene di hotel in Europa, per la scansione di documenti di identità. Per il momento oggi sembra di vedere solo la punta dell’iceberg con decine di albergatori, il numero cresce di giorno in giorno da Ischia a Rimini, da Trieste a Venezia, che da oltre 15 giorni stanno denunciando alla Polizia Postale la sottrazione delle immagini dei documenti personali dei clienti. Un paio di casi sono anche stati segnalati in Spagna.