Previdenza

Autore: Maria Elisa Scipioni e Silvin Pashaj
ASSINEWS 377 – Settembre 2025

Conviene davvero?

Era il lontano 2004 quando l’allora Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del Governo Berlusconi, Roberto Maroni, introdusse un meccanismo che prendeva appunto il suo nome, c.d. Bonus Maroni, e che consisteva in un incentivo economico per tutti coloro che pur potendo andare in pensione decidevano di rimanere al lavoro.

Tale bonus è tornato in auge con la legge di bilancio 2023, quando all’art. 1 comma 286 fu previsto che per chi entro il 31 dicembre dello stesso anno avesse maturato il diritto alla pensione anticipata flessibile, meglio conosciuta come Quota 103, ma avesse deciso di rimanere in servizio, aveva la facoltà di chiedere la corresponsione in busta paga della quota di contribuzione a proprio carico. Queste somme, così corrisposte, erano soggette a tassazione IRPEF.

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