Il recente Global InsurTech Report di Gallagher Re evidenzia il potenziale dell’intelligenza artificiale (AI) nel rendere il settore della riassicurazione e dell’assicurazione immobiliare più basato sui dati, reattivo e redditizio. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo è necessario che i riassicuratori si impegnino a investire nell’AI, compresa la creazione di una solida infrastruttura in grado di gestire set di dati vasti e variegati.

Nel rapporto, Freddie Scarratt, vice responsabile globale di InsurTech presso Gallagher Re, ha affermato che l’intelligenza artificiale sta rapidamente emergendo come una forza di trasformazione nel settore riassicurativo, in particolare nella modellizzazione e nella gestione dei rischi catastrofici. Il suo potenziale arriva in un momento opportuno, poiché il costo di questi pericoli continua ad aumentare.

“Mentre i riassicuratori affrontano le implicazioni finanziarie di eventi sempre più frequenti e gravi, l’IA offre un cambiamento di paradigma. È in grado di fornire informazioni più dettagliate sui modelli meteorologici, consentendo una migliore selezione dei rischi. Ciò dovrebbe anche stimolare una determinazione dei prezzi più accurata, un’allocazione ottimizzata del capitale e lo sviluppo di nuovi prodotti assicurativi”, ha affermato.

Scarratt ha delineato i futuri sviluppi dell’IA nel settore della riassicurazione property, prevedendo un passaggio dai modelli statici o aggiornati periodicamente a una valutazione dinamica e in tempo reale dei rischi. Ciò comporterà l’integrazione di dati in tempo reale provenienti da sensori IoT installati sugli immobili, radar meteorologici localizzati, sentiment sui social media e immagini in tempo reale, consentendo valutazioni quasi istantanee delle esposizioni e delle vulnerabilità in evoluzione.

Scarratt prevede inoltre una crescita significativa dell’assicurazione parametrica, grazie all’intelligenza artificiale che consentirà trigger più sofisticati e affidabili per vari pericoli e relativi impatti, quali la profondità delle inondazioni, la vicinanza di incendi boschivi o l’interruzione dell’attività causata dal divieto di accesso.

Nel mercato dei cat bond, Scarratt ha affermato che l’intelligenza artificiale migliorerà l’affidabilità e l’efficienza della modellizzazione del rischio, riducendo il tempo necessario per strutturare nuovi titoli obbligazionari catastrofali e aumentando la fiducia degli investitori, in particolare per pericoli come i terremoti. La modellizzazione basata sull’intelligenza artificiale potrebbe semplificare le transazioni dei titoli obbligazionari catastrofali, portando potenzialmente sul mercato un maggior numero di operazioni con tempi di consegna più brevi e una più ampia accettazione da parte degli investitori. Ciò amplierebbe la capacità di rischio sismico e fornirebbe ai riassicuratori e ai governi più opzioni per garantire il capitale.

Scarratt ha aggiunto: “Gli strumenti di IA diventeranno sempre più centrali nel modo in cui i riassicuratori ottimizzano l’impiego del loro capitale. Modellando in modo più accurato la complessa interazione tra i vari rischi, comprendendo correlazioni precedentemente nascoste, valutando i vantaggi della diversificazione geografica e dei rischi e sottoponendo i portafogli a stress test rispetto a scenari climatici futuri, l’IA guiderà strategie di capitale più efficienti e resilienti”. Ha anche osservato che i riassicuratori saranno in grado di sfruttare le informazioni fornite dall’IA per offrire servizi di consulenza più preziosi e proattivi ai cedenti.

Per sfruttare appieno i vantaggi dell’AI, Scarratt ha sottolineato la necessità che i riassicuratori adottino misure concrete. Ciò include l’impegno a investire allocando le risorse necessarie per costruire un’infrastruttura dati solida in grado di gestire set di dati vasti e variegati. Ciò comporta lo sviluppo di quadri di governance dei dati, la garanzia della qualità dei dati e la promozione di una cultura del processo decisionale basato sui dati. Inoltre, sarà fondamentale investire nei talenti nel campo dell’AI, così come stringere partnership con aziende InsurTech innovative. I riassicuratori devono essere attenti ai rischi legati all’AI e dovranno sviluppare metodologie solide per convalidare i modelli di AI e gestire il rischio di modello.

Infine, Scarratt ha sottolineato l’importanza della collaborazione e della condivisione dei dati per gestire rischi sistemici come il cambiamento climatico e le catastrofi su larga scala. Sebbene molti riassicuratori collaborino già con istituzioni accademiche e di ricerca, il settore potrebbe trarre vantaggio da un ecosistema di condivisione dei dati più ampio, ove opportuno e legalmente consentito, possibilmente tramite piattaforme anonime e aggregate. Ciò contribuirebbe a stabilire le migliori pratiche a livello di settore per l’applicazione dell’AI nella gestione dei rischi.